In verità già vi sono nuovi evangelizzatori, anche se il mondo in parte li ignora e in parte li osteggia, e primi ad combatterli sono e saranno i nuovi farisei e dottori della Legge, gelosi del loro prestigio di unici interpreti autorizzati della Rivelazione, come dimostra l’indegno trattamento inflitto a Maria Valtorta. Ma i nuovi evangelizzatori saranno sempre più numerosi, e il mondo, dopo averli ignorati, scherniti, osteggiati, quando il terrore prenderà gli stolti che ora li deridono, si volgerà a loro, perché siano forza, speranza, luce nelle tenebre, nell’orrore, nella tempesta della persecuzione degli anticristi. Se è vero che alla fine dei tempi sorgeranno sempre più falsi profeti servi dell’anticristo, altrettanto vero è che il Cristo Signore opporrà ad essi sempre più numerosi suoi servi, suscitando nuovi apostoli dove meno lo si crede.
Categoria: Humanae litterae (Pagina 5 di 32)
PERCHÉ SCRIVIAMO?
Sembra una domanda superflua perché è abbastanza chiaro il motivo per cui moltissima gente scrive, e quelli che scrivono sono talmente tanti che ci sono più scrittori che lettori. C’entrano desideri diversi: sfogarsi, raggiungere la “gloria”, dare una lezione a qualcuno che ci è antipatico, eccetera eccetera.
Sarebbe assurdo negare che queste ragioni non abbiano qualche peso nel nostro caso, ma c’è una ragione incomparabilmente più profonda e importante: vogliamo diffondere, nei limiti dei nostri minuscoli poteri, la verità.
In verità già vi sono nuovi evangelizzatori, anche se il mondo in parte li ignora e in parte li osteggia, e primi ad combatterli sono e saranno i nuovi farisei e dottori della Legge, gelosi del loro prestigio di unici interpreti autorizzati della Rivelazione, come dimostra l’indegno trattamento inflitto a Maria Valtorta. Ma i nuovi evangelizzatori saranno sempre più numerosi, e il mondo, dopo averli ignorati, scherniti, osteggiati, quando il terrore prenderà gli stolti che ora li deridono, si volgerà a loro, perché siano forza, speranza, luce nelle tenebre, nell’orrore, nella tempesta della persecuzione degli anticristi. Se è vero che alla fine dei tempi sorgeranno sempre più falsi profeti servi dell’anticristo, altrettanto vero è che il Cristo Signore opporrà ad essi sempre più numerosi suoi servi, suscitando nuovi apostoli dove meno lo si crede.
A CHI GIOVA IL DARWINISMO?
Perfino gli evoluzionisti dubitano della darwiniana “lotta per la vita”.
Studiando la presunta evoluzione umana, “Wallace notò che lo sviluppo del cervello è avvenuto con largo anticipo rispetto all’impiego della sua facoltà, ma in base alla teoria dell’evoluzione per selezione naturale non è possibile che una struttura, per di più complessa, venga prodotta migliaia di anni prima dell’impiego che avvantaggerà l’organismo in cui si è manifestata.” (Pennetta 2011, p. 62). Vedi The limits of natural selection as applied to man (I limiti della selezione naturale nella sua applicazione all’uomo), uno scritto di Wallace del 1870. I digrignanti guardiani dell’ortodossia darwiniana hanno fatto in modo che questo scritto avesse meno diffusione possibile. Ma l’obiezione di Wallace è tuttora pienamente valida.
“Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è 666.”
(Apocalisse 13:16-18).
Codice ASCII
(American Standard Code for Information Interchange)
Codice standard adottato nel 1968
(anno d’inizio della 4a ondata della grande rivoluzione diabolica
dopo la falsa Riforma, la rivoluzione francese e quella comunista).
Il codice ASCII viene usato da tutti i computer del mondo.
Comprende ogni simbolo, incluse le lettere dell’alfabeto.
INVITO ALLO SPORT ESTREMO
Visto l’appeal che hanno attualmente i viaggi estremi e gli sport estremi, che danno un’idea di forza e di coraggio, non sarebbe il caso di rivalutare il termine Estrema Unzione? Infatti “Unzione degli infermi” dà un’idea di malaticcio, odore di medicine e di ospedali, ciò che, specie in questo clima di palestre, palestrati e beauty farms, nessuno accetta volentieri. Invece Estrema Unzione richiama un viaggio alquanto estremo, che non può mancare di esercitare un suo fascino per gente affascinata dagli estremi.
“LA PIOGGIA DI FUOCO”
DI EMILIO E MARIA ANTONIETTA BIAGINI:
UN ROMANZO APOCALITTICO.
CREPUSCOLO E FINE DELLA MONDANITÀ
(Recensione di Piero Vassallo)
Coppia di fedeli cattolici, nutriti da cibi spirituali rari e difficili, ad esempio le opere di Maria Valtorta, e narratori qualificati da notevoli attitudini letterarie, sulle quali vigila il loro forte senso dell’umorismo, Emilio e Maria Antonietta Biagini hanno scritto e pubblicato, per i tipi esclusivi ed esigenti dell’editore veronese Giovanni Zenone, “La pioggia di fuoco”.
C’è ancora chi si ostina a riesumare la grottesca messa all’Indice dell’Opera valtortiana. Sia ben chiara una cosa: i monsignori di curia erano prevenuti e alcuni venali (“datemi 250.000 lire e io approvo”, “datemi 300.000 lire e io approvo”, frasi testuali). Rifiutarono l’approvazione per la pubblicazione, poi sanzionarono il fatto che l’Opera era stata pubblicata da un editore laico senza la loro alta approvazione: quella fu la motivazione ufficiale, e non poteva esservene altra, perché nessuno è mai riuscito a trovare, nel Tesoro valtortiano, una qualche deviazione dalla retta dottrina.
È interessante, nell’ambito dell’indispensabile revisione storica sul “risorgimento”, considerare l’insieme del volume “La liberazione dell’Italia nell’opera della massoneria” (Mola 1990), che contiene il controverso articolo di Giulio Di Vita sul finanziamento della cosiddetta “impresa dei mille”. Sgorgano da questo volume fiumi di ipocrisia che male nascondono le reali intenzioni massoniche. Alcuni esempi fra i tanti, trovati negli articoli che compongono il suddetto volume.