I MANEGGI PER MARITARE UNA BARONESSINA
Atto unico
Questo atto unico è parte di un volume ancora inedito (ma uscirà, oh se uscirà), a firma dei perfidi Trigotti (autore principale Maria Antonietta, coautore Emilio), dal titolo LA SCIENZA DI BLATERONTE (spiegata al popolo). Va detto che è stato rappresentato con successo al Teatro della Gioventù di Genova poco prima che i comunisti (pardon, i “democratici”) si impadronissero del teatro e lo mandassero in fallimento in brevissimo tempo.
Chiedendo scusa a Nicolò Bacigalupo e a Gilberto Govi per l’intrusione, vorremmo osservare che la somiglianza alla celebre commedia non si spinge al di là del titolo, dato che il mondo qui rappresentato è di gran lunga più perfido. La ragazza da maritare, infatti, non è una squinzia qualunque ma la figlia di un barone universitario, e come tale — che abbia meriti o demeriti personali, grazie fisiche o disgrazie metafisiche, poco importa — fa pur sempre parte, per diritto familiare ed ereditario, della casta. Se il padre è barone, la figlia è baronessina e, sebbene racchia e del tutto priva di spirito, non mancherà ugualmente di trovare prima o poi l’incosciente disperato che se la sposa.
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