I Trigotti

Necessaria precisazione: e sia ben chiaro noi non siamo bigotti.

Anno: 2010 (Pagina 1 di 2)

UNA CULLA PER LA VITA

BABYKLAPPE: UNA CULLA PER LA VITA

Dobbiamo modernizzarci!! Prendere esempio dai paesi più evoluti!! La Chiesa cattolica incombe ed è un ostacolo insormontabile alle conquiste di civiltà!! Liberarci dagli influssi negativi delle gerarchie ecclasiastiche nella morale e nella bioetica!!

Mi trovavo nella Germania settentrionale e precisamente a Lubecca, città situata nella parte protestante della nazione e lontana anni luce dalle influenze vaticane.

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SEDERIN DELL’ANGURIA DA PRATOMELMOSO

SEDERIN DELL’ANGURIA DA PRATOMELMOSO

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Sederin Dell’Anguria da Pratomelmoso, a dispetto del nome altisonante, non era un aristocratico, ma un semplice studente. Si sentiva ugualmente chiamato ad alti destini, sulla scia del professor Arconte Blateronte, illustre italianista, celebre per le sue ricerche sulle bestemmie della Suburra e per aver eroicamente difeso la sacra laicità della prestigiosa università di Pratomelmoso dalle minacce dell’oscurantismo clericale.

Una delle più gravi aggressioni subite dalla luminosa e illuministica laicità dell’Istituzione pratomelmosica fu quella che si scatenò contro quell’artistico involucro di un certo salsicciotto gonfiabile noto come preservativo. Fu una grande lotta laica e democratica che oppose gli autentici democratici, fieri dei loro dubbi amletici, accuratamente coltivati, al mostro clericale aggressore.

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EMILIO BIAGINI, AMBIENTE CONFLITTO E SVILUPPO

 

Questa opera di Biagini riguardante le Isole Britanniche, già al solo primo impatto si potrebbe accreditare con l’aggettivazione di monumentale, non tanto per la mole dimensionale delle 1600 pagine che compongono i tre volumi, ma soprattutto per l’imponente massa di informazioni di tematica geografica, che, fornite con specifico e dettagliato indirizzo critico, rivelano l’apporto di una vasta cultura maturata nell’arco di una vita di ricerca e di studio.
Se si volesse documentare in maniera formale l’importanza di questo contributo sulla geografia delle Isole Britanniche basterebbe allora citare la circostanza che ne è stata pubblicata, cosa piuttosto rara per i geografi italiani, un’edizione inglese nel 2006, oppure sottolineare l’imponente bibliografia consultata e citata, ma così non renderemmo merito alla magistrale trattazione contenuta nell’opera.
La vastità però di questa opera e le persistenti implicazioni argomentali, che si incentrano, per ogni tematica trattata, su varie discipline, non solo collaterali alla Geografia, ma spesso anche da essa autonome, interessano una parte così ampia dello scibile che richiederebbero una lunga e ben articolata dissertazione temporale su ciascuna delle tre parti in cui è suddivisa, per poterne mettere esaustivamente in evidenza le varie specifiche peculiarità.
Al fine allora di non dilungarmi eccessivamente su una così vasta serie di tematiche geografiche, ritengo opportuno prendere in considerazione unicamente il primo volume, in cui è prevalentemente trattata la parte geografico-fisica dell’opera, non tanto perché materia più consona alla mia disciplina di insegnamento universitario, ma soprattutto perché in questa esposizione argomentale vi si possono individuare e riconoscere specifiche particolarità, che rappresentano un’unicità nel panorama dei geografi italiani.
Questo primo volume, partendo dai caratteri fisici della Gran Bretagna, ne inquadra lo sviluppo storico evolutivo con una visione “non convenzionale”, e per di più controcorrente, della globalizzazione, che viene vista come un processo espansivo a cerchi concentrici e con diversi tipi di frontiera, che, partendo da Londra, include le varie periferie celtiche, sino a giungere, attraverso un processo di satellizzazione, all’attuazione di un vero e proprio impero mondiale.
A questa impostazione generale, in cui la parte geografico fisica e geologica descrittiva si inserisce, fa però riscontro un aspetto oltremodo singolare di trattare e presentare l’inquadramento di quei processi generali, che esplicandosi sul territorio, danno luogo alla sua conformazione, in quanto gli aspetti essenziali dei processi che vengono messi in evidenza presentano sempre una doppia chiave di lettura.

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IS GOD EEN MOLOCH? ANTOLOGIA DELLA POESIA NEDERLANDESE E AFRIKAANS

 

IS GOD EEN MOLOCH?

ANTOLOGIA DELLA POESIA NEDERLANDESE E AFRIKAANS

Il curatore di questa antologia, Emilio Biagini, è autore di romanzi, racconti ed opere teatrali e confessa, non senza vergogna, di essere anche professore universitario, e cioè di essere riuscito ad entrare, grazie ai propri avvocati, nella politicamente corretta casta di Cattedropoli, che è in gran parte marcia di relativismo morale e di grottesco (e contraddittorio) nichilismo, ma che offre l’inestimabile vantaggio di fornire un’inesauribile fonte di ispirazione per la satira.

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EMILIO BIAGINI, L’UOMO IN ASCOLTO

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L’UOMO IN ASCOLTO

In questa raccolta di racconti, l’intreccio, la narrazione pura, sono il mezzo usato dall’autore per comunicare al lettore un messaggio di fede e di speranza. La scrittura è intensa, ben definita, raffinata e dinamica nella resa della struttura narrativa, espressiva e capace di restare – come ne Il biglietto e Il serpente – nella memoria e nella sensibilità del lettore. (Dai commenti in copertina non redatti dall’autore)

IL SERPENTE

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GLI ELEFANTI CRISTIANI DELL’ORISSA

L’ESERCITO DEGLI ELEFANTI VENDICATORI CHE RADONO AL SUOLO I VILLAGGI INDÙ — Gli scienziati non sono in grado di spiegare il fenomeno: si moltiplicano gli attacchi di pachidermi contro gli insediamenti degli autori dei pogrom anti-cristiani (articolo di Rino Cammilleri)

Sul sito dell’Arcidiocesi di Colombo (Sri Lanka) è comparsa una curiosa notizia (ringrazio la rivista “Il Cedro” per avermela segnalata) riguardante lo stato indiano dell’Orissa. Ricordate? Nel luglio di due anni fa un pogrom di fondamentalisti indù contro i cristiani locali causò la morte di oltre cinquecento persone. In quell’occasione una giovane suora venne bruciata viva, un’altra fu violentata, mentre le chiese e le case dei cristiani venivano distrutte. I fanatici se la presero anche con l’orfanotrofio di Khuntpali, cui fu appiccato il fuoco. Anche le bombe vennero usate: un centro pastorale fu raso al suolo così. Oltre ai morti, i risultati furono migliaia di feriti e un numero impressionante di gente rimasta senza casa.

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IL SEME SEPOLTO: UNA POLEMICA DI TIPO DIVERSO (RECENSIONE DI UBALDO GIULIANI BALESTRINO)

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EMILIO BIAGINI,

Il seme sepolto,

2009, Edizioni Fede & Cultura, pp. 375, € 15

Ottenibile in libreria, dal sito www.fedecultura.com, o in Amazon

Un elefante nella cristalleria. Così si definisce l’Autore stesso: e — in questo — ha perfettamente ragione. Gli infiniti luoghi comuni cari alla sinistra vengono — in questo libro — impugnati, criticati, sbeffeggiati: qualche volta, ma più raramente, messi in dubbio.

Lo scritto del Biagini mi ha — nonostante molte differenze — ricordato l’impressione che suscitò in me la monografia del Gaxotte, dedicata alla rivoluzione francese.

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ORO O LATTA? (PASSIONSPIEL OBERAMMERGAU 2010)

ORO O LATTA? (UBALDO GIULIANI BALESTRINO, GUARESCHI)

 

Naturalmente, per poter schiacciare del tutto l’avversario, occorre dominarne anche la storia, facendo sì che creda ciò che vuole il vincitore. Così, gli sconfitti hanno compiuto atrocità d’ogni genere, mentre i vincitori erano puri crociati spinti esclusivamente dal desiderio di liberare le vittime oppresse. Col passare del tempo, studiosi più seri, anche di parte dei vincitori, rettificano, almeno in parte, queste storture ma solo quando, nella coscienza popolare, la vulgata storica dei vincitori si è ormai radicata in modo irreversibile. Il tentativo di far passare il carteggio Churchill-Mussolini come un falso è uno di questi stupri compiuti dai vincitori contro la verità.

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ORO O LATTA? (JAMES CAMERON E LA BUFALA DI AVATAR)

ORO O LATTA: QUESTO È IL PROBLEMA

Abbiamo deciso di premiare con opportuni segni del nostro apprezzamento le opere letterarie e cinematografiche che hanno attratto il nostro interesse. Questa rubrica viene aggiornata quando ci pare e il nostro giudizio è inappellabile.

I TRIGOTTI

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And the winner is …….

Ecco i vincitori della prossima Vipera di latta:

il film panteista-nichilista “Avatar” di James Cameron.

Segue un commento di Emilio Biagini su questa ennesima prova della hollywoodiana bestialità:

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