Fra circa un anno dovrebbe uscire il mio libro Maria Valtorta: la vittoria di un’anima vittima, e spero che servirà a stappare un po’ di orecchie. Oltre a passare in rassegna le opere e le prove schiaccianti ormai accumulatesi che rendono impossibile accettare un’origine umana delle opere stesse, in esso ho trattato la biografia della grande veggente, anima vittima perché offertasi al dolore per salvare le anime. Infatti soffrì atrocemente per terribili malattie per le quali avrebbe dovuto essere morta da molti anni. E soffrì pure per le insensate persecuzioni del clero che voleva negare l’origine divina dei dettati e delle visioni per sfruttare il tutto a fini commerciali: progettavano perfino di trarne dei film. Infine, per mettere a tacere un giovane sacerdote servita che supplicava a favore della Valtorta, un pezzo grosso dell’Ordine Servita (il cui nome, per carità, i documenti valtortiani tacciono) denunciò l’Opera al “Santo” Uffizio: questo è l’unico motivo per cui l’Opera stessa finì all’Indice.