LA POESIA GENOVESE NEL SEICENTO
GIANGIACOMO CAVALLI
L’OPERA
Oltre la poesia, pare che il Cavalli coltivasse anche la musica perché Michele Giustiniani ricorda tra le opere di lui un “Saggio di canzoni musicali alla Nobile Gioventù di Genova dedicata” edito da Giuseppe Pavoni nel 1640. Agostino Aldoino riferisce che “edidit cantiunculas musicas”, ma di tali saggi non è possibile trovarne alcuno. Si trovano invece, pubblicate con opere di altri autori, le poesie che egli scrisse in lingua italiana, e cioè: un sonetto in lode del doge Gerolamo Assereto, eletto nel 1607; due sonetti nell’incoronazione del doge Agostino Pinelli, avvenuta nel 1609 e una lunga ode intitolata: “Alla libertà genovese sotto la protettione della Regina dei Cieli nella Reale solennità per lo Serenissimo Agostino Centurione duce della Repubblica” edita da G. Farroni nel 1651.