I Trigotti

Necessaria precisazione: e sia ben chiaro noi non siamo bigotti.

I Trigotti

Categoria: Caeli enarrant gloriam Dei (Pagina 1 di 7)

COME NASCE LA FEDE E DOVE CONDUCE

Parliamo, senza pretese di originalità, delle fonti della Fede. La fonte primordiale è l’umiltà. Di fronte alla vastità e agli splendori del Creato, l’uomo non può sottrarsi all’idea di una maestà nascosta, sapiente, al di là della nostra comprensione. È questo lo stadio del teismo, raggiunto da ogni popolo a qualsiasi livello di civiltà. Come dice Cicerone nel De natura deorum, non vi nazione tanto barbara da non avere l’idea di Dio. L’ateismo, ammesso che realmente esista e non si limiti ad una superficiale moda, non è che il ripiegamento di una mente malata su se stessa, gonfia di orgoglio insensato che la spinge a pensare che non deve esistere una realtà superiore al proprio Io: la cura a tale errore è appunto l’umiltà.

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LA FEDE È INDISTRUTTIBILE

VALLI A. M. (2020) Gli strani casi: storie sorprendenti e inaspettate di fede vissuta, Fede e Cultura, Verona

Recensione

Questo appassionante libro di Aldo Maria Valli ci presenta una galleria di cattolici: una minoranza creativa in un mondo secolarizzato, una minoranza che ha davanti a sé le certezze della Fede, della Speranza e della Carità.

Esmeralda Solis Gonzáles, messicana, nata da una famiglia cattolica a Valle di Guadalupe, stato di Jalisco, a venti anni aveva studiato come nutrizionista e aveva davanti a sé una vita comoda ma ha lasciò tutto per diventare clarissa. Oggi parla del perfetto tempismo di Dio che le ha permesso di fare varie esperienze, fra cui quella di diventare reginetta di bellezza. A un certo punto si è resa conto che nella sua vita doveva fare spazio a Dio, permettendoGli di dirle cosa aveva pianificato per lei. Ha avuto paure e dubbi, ma li ha superati tutti grazie all’amore di Nostro Signore. Il mondo vende una presunta felicità, ma è necessario puntare lo sguardo su ciò che davvero conta e dura: solo Dio può offrire la vera felicità.

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MATRIGNA NATURA

MATRIGNA NATURA

Il piagnisteo ambientalista politicamente corretto cerca di persuaderci che “madre Natura” è fragile, che siamo troppi, che ne siamo gli ingrati e scriteriati padroni, che la stiamo distruggendo, e via piagnucolando e accusando, sempre col dito puntato. La realtà è ben diversa. La natura potrebbe spazzarci via come un nonnulla, e di certo prima o poi lo farà, se prima non ci massacreremo fra noi da soli. Gli ambientalisti la presentano col mite volto un po’ assonnato del povero panda minacciato di estinzione, dimenticando che la natura spietata ha distrutto milioni di specie.

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BUON NATALE

Il presepio non si tocca. Se a qualcuno non piace peggio per lui.

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SACRILEGIO

SACRILEGIO

La Comunione sulla mano è puro e semplice sacrilegio. Infatti, a parte la facilità con cui il Corpo di Cristo può essere trafugato e poi oltraggiato in una messa nera, l’Ostia inevitabilmente si sbriciola e i frammenti si disperdono.

Cerchiamo di essere assolutamente chiari. Ogni minimo frammento dell’Ostia consacrata contiene  per intero Corpo, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. Non usa più il piattino sotto, col quale si raccoglievano le briciole. Così le briciole finiscono a terra, dove sono calpestate, stritolate (formando altri frammenti) e mescolate alla sporcizia del pavimento.

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UN PICCOLO CONSIGLIO

La palude di mondialismo satanico in cui ci troviamo è tipica dell’Apocalisse che si sta sempre più rivelando.

Ci permettiamo quindi un amichevole consiglio a tutti, anzi un duplice consiglio:

  • recitare quotidianamente il Santo Rosario,
  • consacrarsi alla Santissima Vergine secondo gli insegnamenti di San Luigi Maria Grignion de Monfort, contenuti nel  Trattato della vera devozione alla Santa Vergine.
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    LA PERSECUZIONE CONTRO MARIA VALTORTA

    Maria Valtorta ha subito ignobili persecuzioni da parte di una gerarchia insensibile e avida, che pretendeva di spacciare la rivelazione da lei avuta come opera semplicemente umana, in modo da poterla sfruttare commercialmente. I capi Serviti di allora progettavano persino di trarne dei film. La grande veggente fu denunciata al Sant’Uffizio, che non si è mai mosso senza una denuncia, da un Servita d’alto rango, il cui nome è ignoto. Maria Valtorta lo conosceva, perché dal suo letto di paralitica tutto sapeva grazie al Divino Maestro, ma, caritatevolmente, lo tacque nel suo epistolario con Madre Teresa Maria, che rappresenta una delle più importanti raccolte di documenti di quanto la Valtorta ebbe a soffrire proprio a causa del clero. L’alto gerarca era stufo di essere supplicato da un giovane confratello che cercava di intercedere per la veggente, paralizzata, malata, perseguitata e in ristrettezze finanziarie. Tentata dal diavolo di pubblicare a proprio nome, ciò che avrebbe risolto i problemi economici di lei, e avrebbe acquietato i farisei che la perseguitavano, Maria Valtorta, eroicamente, resistette. La conseguenza della vile denuncia fu la vergognosa messa dell’Opera valtortiana all’Indice. Si sa per certo che i prelati del Sant’Uffizio si pentirono della messa all’Indice subito dopo, e l’Indice stesso venne immediatamente abolito, sia pure con una curiale piroetta salvafaccia che pretendeva che conservasse ugualmente un qualche valore. Ma se valeva ancora, perché abolirlo? Dov’è finito il sì-sì-no-no, al di fuori del quale vi è solo opera del demonio?

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    UN CAPOLAVORO CHE TUTTI DOVREBBERO LEGGERE

    RINO CAMMILLERI (2023) Il manuale del diavolo, Siena, Cantagalli, € 23,00.

    Uno splendido concentrato di umorismo ammanta e rende gradevole un argomento serissimo, addirittura tragico: le debolezze umane e gli infiniti modi mediante i quali i demoni le sfruttano per precipitare gli uomini nella dannazione.

    Come avverte lo stesso Autore, questo testo si richiama alle Lettere di Berlicche del grande C. S. Lewis, ma di gran lunga lo supera in efficacia e incisività. I motivi? Anzitutto è più esaustivo: non si limita alla vicenda triangolare fra il demonio maestro, il demonio apprendista e la vittima designata, ma spazia su una vastissima gamma di casi, fornendo un panorama ricchissimo dell’operato demoniaco.

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    SPIRITI MORTI E PUTRESCENTI

    Questo dettò il divino Maestro alla santa veggente Maria Valtorta (volume I Quaderni dal 1945 al 1950 Paragone fra le due Passioni, quella di Cristo stesso e della sua fedele Portavoce, pp. 532-562):

    “Pochi amici ha [Maria Valtorta], e quelli soprattutto fra i laici. Ma lei non perirà, né perirà l’Opera, sulla quale vegliano Cristo e la Sua Madre Santissima. Lei continui ad amare i suoi persecutori, che non l’hanno compresa e non la vogliono comprendere. Essi hanno voluto chiudersi in una tomba, spiriti morti e putrescenti. La tomba non è ancora chiusa, nella speranza che possano essere sanati e risorgere. Se questo non avverrà, avranno punizione eterna e terribile.”

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    SPIRITI MORTI E PUTRESCENTI

    Questo dettò il divino Maestro alla santa veggente Maria Valtorta (volume I Quaderni dal 1945 al 1950 Paragone fra le due Passioni, quella di Cristo stesso e della sua fedele Portavoce, pp. 532-562):

    “Pochi amici ha [Maria Valtorta], e quelli soprattutto fra i laici. Ma lei non perirà, né perirà l’Opera, sulla quale vegliano Cristo e la Sua Madre Santissima. Lei continui ad amare i suoi persecutori, che non l’hanno compresa e non la vogliono comprendere. Essi hanno voluto chiudersi in una tomba, spiriti morti e putrescenti. La tomba non è ancora chiusa, nella speranza che possano essere sanati e risorgere. Se questo non avverrà, avranno punizione eterna e terribile.”

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