LA GRAMAGLIADE
ovvero
EPOPEA DI UNO SPIRITISTA NEMICO DI MARIA VALTORTA
CAPITOLO SECONDO
L’OSSESSIONE DEI POTERI MEDIANICI
Seconda puntata
Oh, meno male che c’è Lei, eccelso patrologo e tuttologo, a indicarci la lettura degli eventi storici, di cui Gesù, poveretto, sembra non abbia capito nulla. C’era il fascismo, e il Redentore, a quanto pare, “faceva finta” (p. 34) che il regime neppure esistesse. Solo un po’ tardi, nel settembre 1944 o il 12 maggio 1946, si lanciò in “sproloqui contro Mussolini, un po’ tardino per dire la verità” (ibid.). Che peccato: un così illustre patrologo, nonché politologo, parapsicologo, psicologo, esoterologo, tuttologo, quale Ella è, avrebbe certamente saputo illuminare il Redentore così penosamente retrogrado, che leggeva gli avvenimenti “in modo assolutamente mitico, con la teoria dei diversi angeli delle nazioni, ubbidienti all’unico Dio, e dei demoni delle nazioni ubbidienti all’unico Lucifero. La guerra veniva così ridotta ad una battaglia tra angeli e demoni, in lotta dietro gli eserciti umani, ad una fantomatica e non ben precisata lotta di Satana contro Cristo”. (ibid.) Cristo? Chi è costui? Non ha Ella, illuminato patrologo, insegnato alle folle in spasmodica attesa che (vedi sopra) è “possibile una ermeneutica del mistero della persona di Gesù, di tipo razionalistico, che ne neghi la divinità, poiché la fede cristiana non è il risultato apodittico della semplice esegesi” (p. 7)?