L’esperienza di Medjugorje diventa, per l’autore, occasione di profonde riflessioni sul destino umano, sia in senso individuale che universale. Sul piano individuale regna il mistero: moltissimi supplicano per avere miracoli e pochi li ottengono, altri ottengono ciò che non hanno chiesto, o più di quello che hanno chiesto: Dio, nella sua onniscienza, distribuisce i Suoi doni sapendo meglio di noi ciò che è bene per noi. Sul piano universale, ossia riguardante il destino dell’umanità, il mistero non è meno fitto: la fine del mondo è prossima o ci attende una rinascita della Fede e un’epoca migliore di quella spaventosa che sta alle nostre spalle? Il demonio è scatenato come non mai perché ha poco tempo: ma ne ha poco perché il Giudizio finale è alle porte o perché verrà di nuovo incatenato e la storia umana continuerà con una svolta verso il bene?