I Trigotti

Necessaria precisazione: e sia ben chiaro noi non siamo bigotti.

I Trigotti

Categoria: Humanae litterae (Pagina 1 di 32)

NOVANT’ANNI FA

Mettendo in ordine gli scatoloni dopo gli ultimi due traslochi abbiamo ritrovato documenti interessanti che riguardano il passato della nostra famiglia. Questa foto del 1934 è stata scattata a mio zio Gian Giuseppe detto Pino il giorno della sua laurea in Giurisprudenza. Il segno di lutto che porta sul risvolto della giacca è dovuto alla morte di sua nonna materna Virginia avvenuto poco tempo prima. In un altro scatolone abbiamo trovato la tesi di laurea, documento interessante, oltre che per il contenuto anche per lo stile molto elegante sebbene appartenente ad un’altra epoca.

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RECENSIONE DI UN NUOVO IMPORTANTE SAGGIO SULL’OPERA DI TOLKIEN

PAOLO NARDI & NICOLA NANNERINI (2024) Guardare verso Occidente. Tempo, trascendenza e destino nell’opera di J.R.R. Tolkien, Verona, Fede & Cultura

Ho avuto occasione di occuparmi di Tolkien per qualche tempo (articolo “Geografia fantastica e interpretazione psicologica con riferimento a ‘The Lord of the Rings’ di J. R. Tolkien”, Atti Accademia Ligure di Scienze e Lettere, XXXIII, 1976, pp. 3-23) e alcuni altri articoli nel numero speciale della rivista Ipotesi (Anno 5, 1-8, 1979) dedicato a “Il mondo fantastico di J. R. R. Tolkien”, ma gli studi di Paolo Nardi, laureato in Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, appaiono indubbiamente più comprensivi, abbracciando l’intera gamma dei diversi livelli di lettura del capolavoro tolkieniano e bilanciando in maniera criticamente equilibrata il sottofondo cristiano e quanto vi è di nobile nel paganesimo nordico, esercitando in pari tempo una magistrale analisi dei caratteri e dei comportamenti dei personaggi. L’analisi di Paolo Nardi dei capolavori tolkieniani (Alla scoperta della Terra di Mezzo, Leggiamo insieme “Lo hobbit” e Leggiamo insieme “Il Signore degli Anelli”) è di grande profondità e precisione, appoggiandosi ad una cultura di eccezionale vastità, per cui tali saggi rappresentano indubbiamente un punto fermo fondamentale negli studi su Tolkien.

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A PROPOSITO DI SCOMUNICHE

Il domenicano Girolamo Savonarola iniziò la predicazione dei Quaresimali – era il 17 Febbraio 1496 – con queste parole:

Fatti in qua, ribalda Chiesa, fatti in qua ed ascolta quello che il Signore ti dice: Io ti avevo dato le belle vestimenta, e tu ne hai fatto idolo. I vasi desti alla superbia; i sacramenti alla simonia; nella lussuria sei fatta meretrice sfacciata; tu sei peggio che bestia; tu sei un mostro abominevole. Una volta ti vergognavi dei tuoi peccati, ma ora non più. 

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MALASCIENZA-RECENSIONE DI ANTONIETTA FLORIO

Leggere Malascienza. L’impostura di Lucifero di Emilio Biagini (Edizioni Solfanelli) non significa soltanto mettere a repentaglio quel corpus di conoscenze che si acquisiscono a partire dalla scuola elementare, ma significa abbandonare l’aurea costruzione di quel sapere, smantellando e distruggendo di conseguenza la visione della realtà. E questo trapasso, questa gigantesca voragine che ineluttabilmente e drammaticamente si apre, assume un certo valore per due motivi: anzitutto per l’ampia documentazione che l’autore fornisce sia durante il testo, sia a corredo dello stesso con un’altrettanta corposa bibliografia; in secondo luogo, perché ha l’effetto di scuotere e contemporaneamente di amareggiare.

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IL TAMERISCO NELLA STEPPA

IL TAMERISCO NELLA STEPPA

Una domenica, dopo la Santa Messa, un gruppo di amici alquanto cattolici sedevano intorno ad un tavolo all’aperto (infatti era piena estate), bevendo (moderatamente) vino e raccontandosi a turno storie edificanti o citando e spiegando qualche brano della Sacra Scrittura. Dopodiché il narratore proponeva un brindisi. Questo curioso modo di stare insieme imitava quello degli abitanti della Georgia, paese che, per grazia di Dio, si era liberato per sempre della barbarie comunista senza cadere nella barbarie mondialista, e dove di recente gli amici erano stati in un viaggio turistico organizzato dalla loro parrocchia.

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COME NASCE LA FEDE E DOVE CONDUCE

Parliamo, senza pretese di originalità, delle fonti della Fede. La fonte primordiale è l’umiltà. Di fronte alla vastità e agli splendori del Creato, l’uomo non può sottrarsi all’idea di una maestà nascosta, sapiente, al di là della nostra comprensione. È questo lo stadio del teismo, raggiunto da ogni popolo a qualsiasi livello di civiltà. Come dice Cicerone nel De natura deorum, non vi nazione tanto barbara da non avere l’idea di Dio. L’ateismo, ammesso che realmente esista e non si limiti ad una superficiale moda, non è che il ripiegamento di una mente malata su se stessa, gonfia di orgoglio insensato che la spinge a pensare che non deve esistere una realtà superiore al proprio Io: la cura a tale errore è appunto l’umiltà.

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TESTE VUOTE

Secondo le misure al radiocarbonio, la Sindone è medievale, il Corano fu scritto prima che nascesse Maometto, una chiocciola appena morta risale a cinquemila anni fa, un corno da bere vichingo è del secolo ventunesimo d.C. Domanda: chissà di che epoca è il cervello di chi fa queste misure?

A che serve una testa vuota? A fare il relativista.

Antropologia dei generi? Chissà che ne dicono le suocere?

Che c’è di peggio di una primavera silenziosa? Un ambientalista che blatera.

Qualcosa di ambientalisticamente insostenibile? Un politicante che blocca qualunque iniziativa.

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AFORISMI SUL PROGRESSO

AFORISMI SUL PROGRESSO

(chi ci crede è proprio fesso)

Dicono che il progresso avanza? Allora dev’essere un gambero, perché l’umanità non migliora affatto, anzi.

Dicono che il progresso è in marcia? Ma soprattutto è marcio, perché l’umanità invece di elevarsi sprofonda.

Dicono che il progresso è inevitabile? Ma se questo è davvero progresso, allora evviva la caverna e la clava.

Dicono che il progresso è un bene? Allora bisogna resistere, resistere, non per virtù civica, ma per fare dispetto.

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LA CECITÀ DELL’OCCIDENTE

BASILE, E. (2015) L’Occidente e il nemico permanente, Paper First (ebook).

Recensione:

Il suicidio dell’Europa fu determinato dalla scelta dell’impero britannico di fermare la crescita dell’impero tedesco (prima guerra mondiale). Il bastone di comando passò agli Usa (un impero più giovane seppur travestito da repubblica). Da tale guerra suicida nacque un nuovo nemico: il comunismo. Il brutale maltrattamento della Germania dopo la sconfitta aprì la via all’ascesa di Hitler e alla nuova guerra mondiale.

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LE BUGIE DELL’ECONOMIA

MALVEZZI V. (2002) Le mostruose bugie dell’economia, dette perché l’ignorante rimanga schiavo, Edizioni il Punto d’Incontro (ebook).

Recensione:

Dalla televisione scaturisce flusso continuo di menzogne, e si sa che una menzogna ripetuta abbastanza volte diventa la verità, come insegna Goebbels. L’unico rimedio di fronte al fiume di menzogne che quotidianamente ci assale è gettare via la televisione. Un grande inganno televisivo è: “Siamo in ripresa”. Su cosa si basa questa bufala? Il piccolo schermo la propaga con immagini di supermercati pieni e di gente che compra. Ma non dice che il 60% di quanto da noi consumato viene dall’Asia, e i nostri consumi aumentano la ricchezza orientale.

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