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DANILO SACCO (2023) Le grandi cospirazioni, Città di Castello, Odoya.

Questo importante e documentatissimo saggio è un sacrosanto pugno nello stomaco agli sprovveduti che insistono a chiamare “complottista” chiunque affermi che gli eventi storici NON sono come li racconta la storia ufficiale. L’Autore si limita ad esporre solo casi di cospirazioni criminali da parte del potere che sono stati scoperti e ben documentati, ma ve ne sarebbero naturalmente moltissimi altri, che il potere tuttora, bene o male, nasconde.

Si tratta anzitutto dello scandaloso studio sulla sifilide compiuto negli U.S.A., a scapito della gente di colore; dei falsi incidenti per scatenare la seconda guerra mondiale compiuti dai nazisti (ma avrebbe potuto essere egregiamente aggiunto lo scandalo di Pearl Harbor, ormai smascherato da alti ufficiali della marina statunitense); gli inganni delle multinazionali del tabacco; gli esperimenti della CIA per controllare la mente umana; le menzogne e gli intrighi statunitensi per trovare una scusa per attaccare il Vietnam; i decenni di abusi sessuali sui minori nascosti dall’arcidiocesi di Boston (e di chissà quante altre arcidiocesi); la manipolazione dei tassi d’interesse che rappresentano il più grande scandalo bancario da parte di speculatori ignoranti che dell’economia conoscono solo i sotterfugi speculativi e ignorano l’economia reale, quella che produce beni, servizi e posti di lavoro, e neppure interessa loro conoscerla; e infine le false prove delle armi di distruzione di massa che hanno permesso alla brutale macchina militare statunitense di invadere e distruggere l’Irak.

Infiniti altri scandali sono certamente reali, ma mancano prove schiaccianti, anche se il crollo delle Torri gemelle è aperto a fortissimi dubbi, ancora una volta sulla falsità statunitense: lo dimostra il crollo delle torri in modo assolutamente identico ad una demolizione controllata, il ritrovamento nelle rovine di nano termite (esplosivo identico a quello usato appunto nelle demolizioni controllate), l’impossibilità del carburante degli aerei di provocare una catastrofe del genere tenuto conto delle altissime temperature che avrebbero dovuto essere raggiunte per provocare il cedimento strutturale del cemento armato, li fatto che il cedimento per impatto avrebbe dovuto aver luogo di lato e non in modo tranquillamente verticale, il fatto che non vi era un’unica tromba delle scale lungo la quale avrebbe potuto colare il carburante in fiamme, ma ogni torre era costituita da tre grandi unità di trenta piani ciascuna diversamente orientata e quindi con le trombe delle scale svalsate, ed infine l’inspiegabile crollo della terza torre che non era stata colpita (qualcuno, addetto alla demolizione controllata, aveva evidentemente premuto il pulsante sbagliato; dovevano aver minato anche la terza torre, più piccola, nel caso che fosse colpita per errore, e poi avevano fatto tre al prezzo di due).

A prescindere da qualunque altra considerazione, credere che la storia sia come ce la raccontano sui libri, a scuola e all’università, è come credere che l’umanità sia costantemente buona e leale, e in particolare che i potenti siano gente onesta e aperta, arrivata al potere per i suoi meriti, e non grazie a sotterfugi, imbrogli e delitti. Tanto vale credere a Babbo Natale, alla Befana, alle fate.

EMILIO BIAGINI


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