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È interessante, nell’ambito dell’indispensabile revisione storica sul “risorgimento”, considerare l’insieme del volume “La liberazione dell’Italia nell’opera della massoneria” (Mola 1990), che contiene il controverso articolo di Giulio Di Vita sul finanziamento della cosiddetta “impresa dei mille”. Sgorgano da questo volume fiumi di ipocrisia che male nascondono le reali intenzioni massoniche. Alcuni esempi fra i tanti, trovati negli articoli che compongono il suddetto volume.
Tutti ne parlano di seconda mano, ma l’articolo originale, che svela i retroscena della miserabile “epopea dei mille”, è pressoché introvabile. Grazie alla segnalazione di un amico, sono riuscito finalmente a mettere le mani sull’articolo che riproduco qui sotto parola per parola,
Questo articolo ha causato enorme imbarazzo ai massoni, poiché mette a nudo lo squallore della cosiddetta “libertà” che i delitti e le congiure massoniche hanno imposto all’Italia.
L’articolo è stato ritrovato, ma dell’autore Giulio Di Vita, già docente di Economia politica all’università di Edimburgo, non si trova traccia. Spero tanto di sbagliarmi, ma gli sarà mica successo qualche “incidente”?
GIULIO DI VITA, “Finanziamento della spedizione dei Mille”, in La liberazione dell’Italia ad opera della massoneria, Centro per la Storia della Massoneria, Roma, cur. Aldo A. Mola, Foggia, Bastogi, 1990, pp. 379-381.
Non molto è noto e documentato sul finanziamento dei Mille. Forse una certa ritrosia ha inibito indagini più rigorose in questa materia, quasi temendo che valutazioni finanziarie ed amministrative potessero offuscare il Mito.
Questo atteggiamento agiografico è storicamente irrilevante e va respinto con decisione.
Abbiamo deciso di premiare con opportuni segni del nostro apprezzamento le opere letterarie e cinematografiche che hanno attratto il nostro interesse. Questa rubrica viene aggiornata quando ci pare e il nostro giudizio è inappellabile.
I TRIGOTTI
And the winner is …….
Ben meritevole della triplice aquila d’oro, ecco a voi:
ARIEL S. LEVI DI GUALDO (2020) L’aspirina dell’islam moderato. Quando l’Europa inventa ciò che non esiste e nega il pericolo reale, Roma, Edizioni L’Isola di Patmos
LA GONFESSIONE DEL GOMPLOTTISTA PENTITO
Come dicono le galline politicamente corrette che non sanno pronunciare la lettera “c”, io gonfesso (sic) di essere un gomplottista (ri-sic), e di ciò mi pento e mi dolgo.
La mia distorsione gomplottista mi ha impedito di vedere che, invece, è tutto così chiaro e limpido, come ben sanno perfino le galline.
E guindi (sic) non esito ad ammettere guanto (ri-sic) segue:
La televisione racconta la pura verità.
La stampa è indipendente e obiettiva. L’ha detto l’Araldo Repubblicardo.
Emilio Biagini
MA CHE NOIA LA REALTÀ
Atto unico
Personaggi:
Il carceriere LIBERTÉ,
Il giudice EGALITÉ,
Il pubblico accusatore FRATERNITÉ,
Il cancelliere FRIVOLITÉ,
MINIMO, 1° testimone a carico,
MEDIO, 2° testimone a carico,
MASSIMO, 3° testimone a carico,
L’imputata REALTÀ.
Piccola folla di baroni universitari, borsaioli, politicanti, magnaccia, pregiudicati, preti arcobaleno, nani e ballerine.
L’azione si svolge nella Sala Arcobaleno del Palazzo d’Ingiustizia.
FRIVOLITÉ– In piedi. Entva la Covte. Pveviede l’onovevole giudice Egalité.