SALVATAGGIO. Durante una visita scolastico all’Acquario di Genova, uno dei ragazzi scivola e cade nel mare inquinato del porto. Un visitatore si tuffa coraggiosamente e tira fuori il ragazzo illeso. Il salvatore riceve elogi dai giornali, dal Comune, dalla scuola ma nulla dai genitori. Allora si reca a trovarli, aspettandosi almeno un ringraziamento. Ma il padre del ragazzino, invece, guarda dubbioso il salvatore e dice: “U figgeu u sta ben, ma a berretta dund’a l’é?”
SAN PIETRO E I TRE GRANDI POLITICI. D’Alema, Fassino e Prodi sono in viaggio di Stato e improvvisamente muoiono per un incidente automobilistico. Mentre l’Italia tripudia, i tre salgono alla porta del paradiso e bussano. San Pietro apre e, come li vede li investe: “Razza di mascalzoni, cosa volete qui? Andate all’inferno”. I tre si mettono a piagnucolare e alla fine San Pietro si commuove. “Va bene,” dice “vi faccio entrare a patto che torniate sulla terra a prendermi un cesto di frutta”. I tre obbediscono. Per primo ritorna D’Alema con un cesto di ciliegie e San Pietro gli ordina: “Ora, per penitenza, devi ficcartele tutte nel culo”. Mentre D’Alema esegue, arriva Fassino con un cesto di fichidindia e anche a lui San Pietro ordina di infilarseli nel culo. Mentre i due provvedono alla bisogna, d’un tratto D’Alema si mette a rotolarsi dal ridere. “Cos’hai da ridere, mascalzone”, lo interpella severo San Pietro. “Ma Santità,” risponde D’Alema fra le risate “non vede che c’è Prodi che sta tornando con un cesto di meloni?”.