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ORO O O LATTA: QUESTO È IL PROBLEMA

Abbiamo deciso di premiare con opportuni segni del nostro apprezzamento le opere letterarie e cinematografiche che hanno attratto il nostro interesse. Questa rubrica viene aggiornata quando ci pare e il nostro giudizio è inappellabile.

I TRIGOTTI

-Figura_aquila

And the winner is …….

Ecco il vincitore della prossima Aquila d’oro:

Un bellissimo romanzo storico di grandissimo interesse, che ha pienamente meritato il primo posto al premio letterario nazionale “Raccontami la storia” del 2017 per la narrativa storica.

 

 Recens.FrancoForte-Caligola

 

FRANCO FORTE, Caligola. Impero e follia, Edizioni Mondadori, Milano, 2016.

Sostenuto da un’accurata documentazione, questo magistrale romanzo di ambientazione antica romana, traccia la vita di Caligola fin da bambino, delineandone con grande acume psicologico lo sviluppo in un ambiente quanto mai ostile.

Suo padre Germanico, un famoso condottiero della famiglia imperiale, stimato e venerato dai suoi soldati, porta con sé in Germania la moglie Agrippina e il figlioletto Gaio. Questi adora il padre mentre è infastidito dalle attenzioni della madre che sente prive di affetto. Il piccolo Caligola cresce tra i soldati, che lo iniziano alla ginnastica amatoria.

Tornato a Roma per il trionfo del padre, mentre si aggira furtivo nel palazzo, ascoltando i discorsi dei grandi, viene a conoscenza dell’assassinio del genitore e vede la madre che ben presto si consola tra le braccia di un soldato. Fin dalla più tenera età comprende che la sua vita è in pericolo, e per difendersi cerca in tutti i modi di rendersi invisibile. È intelligente e colto ma nasconde le sue virtù, striscia nell’ombra e nei condotti dei palazzi per ascoltare e spiare tutti i suoi possibili futuri nemici, che purtroppo non sono una sua fantasia ma una triste realtà.

Uno dopo l’altro tutti i membri della sua famiglia vengono uccisi ma Gaio, che ha deciso di farsi chiamare Caligola, il soprannome che gli avevano dato i soldati di suo padre, riesce a sopravvivere, grazie alla sua abilità nel tenere un basso profilo. Strepitosa la descrizione della danza di morte dopo l’avvelenamento, vera e propria visione dell’Averno.

Divenuto imperatore, l’unico vero affetto della sua breve vita è l’amore incestuoso per la sorella Drusilla, e quando anche lei viene uccisa si scatena la crudele violenza di Caligola, sulla scena di una Roma ancora fortissima militarmente e politicamente ma già moralmente degradata, che portava in sé i primi germi del declino.

Un romanzo potente e bellissimo, che coglie perfettamente l’atmosfera di intrighi e corruzione in cui si muove Caligola fin da bambino. L’autore non cede alla tentazione di abbondare in descrizioni di paesaggio, nella quale cadono molti scrittori di romanzi storici. Il libro si esplica solo attraverso i personaggi, che balzano dalle pagine con vivezza, evocati da uno stile forte, scorrevole ed elegante, che rivela con grande maestria il vero volto del paganesimo: un’orgia pagana di sangue e atrocità, un mondo di esseri malvagi e corrotti che si illudono di essere dei. Ma la scrittura piacevole fa sì che le frequenti ed esplicite scene di sesso non riescano affatto urtanti.

Un solo, piccolo appunto: che c’entra un centurione namibiano? La Namibia (già Africa del Sud-Ovest) cominciò ad essere conosciuta dagli europei solo nel sec. XIX. Con ogni probabilità si tratta di un errore del correttore automatico per nubiano (abitante della valle del Nilo a monte della prima cateratta).

MARIA ANTONIETTA NOVARA BIAGINI


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