Emilio Biagini
SITUAZIONE DISPERATA
MA NON SERIA:
DOVE VANNO I PAESI BASSI?
Da tempo ci guardano dall’alto in basso i superuomini delle razze elette, delle nazioni più “civili”, più “liberali”, di più “antica democrazia”, quelle che, secondo gli esterofili nostrani, imbevuti di prevenzioni laiciste contro le nostre radici cristiane, dovremmo sforzarci di imitare.
I Paesi Bassi, ad esempio, ci hanno dato lezioni, dalla loro televisione pubblica, che manda in onda trasmissioni nelle quali, con l’aiuto della sinistra nostrana, sempre pronta a fornire spunti di propaganda e di calunnia, si offende a ruota libera: nel 2002, ad esempio, la “tv pubblica olandese ha dedicato l’intera serata domenicale ad uno speciale sull’Italia. Un Paese guidato da un populista, imputato in numerosissimi processi (…). Un Paese in cui, non solo, è in pericolo la libertà di informazione, ma dove anche i lavoratori (…) potrebbero vedere limitati i loro diritti (…), un’Italia sull’orlo del precipizio.” (lettera al Giornale di italianiesterovirgilio.it, 19/3/2002). Da allora, come si può vedere, grazie agli attacchi concentrici della solita sinistra nostrana e dei soloni dei paesi di antica e ammirabile democrazia come i Paesi Bassi ed altri paesi più alti (o alticci), il populista non è più al governo, i lavoratori sono felici e l’Italia è salva dal precipizio.