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SEMPLICI RIFLESSIONI SUL MALE

CONNESSE ALLA RIVELAZIONE RICEVUTA DA MARIA VALTORTA

Dio potrebbe impedire il male; perché non lo fa?

La vita nel Paradiso terrestre prima che vi entrasse il serpente era certamente idilliaca. Perché Dio non impedì al serpente di entrare? Ce ne dà la chiave la preziosa rivelazione a Maria Valtorta. L’uomo è perfettamente capace di mettersi in tentazione da solo e perdersi anche senza essere tentato del diavolo, perché ha il libero arbitrio al pari degli angeli. Così, senza l’intrusione del serpente, dopo varie generazioni di beatitudine e di pace, gli uomini avrebbero cominciato a pensare di essere simili a Dio per merito proprio, si sarebbero inorgogliti e la Terra avrebbe finito per popolarsi di Luciferi.

Non solo, ma neppure la caduta e la conseguente cacciata dal Paradiso terrestre sarebbe bastata. Adamo ed Eva erano abbastanza soddisfatti: erano giovani e forti, si erano impadroniti del segreto della generazione, e credevano di poter vivere benissimo. Fu solo davanti al cadavere di Abele che Eva, e con lei Adamo, si rese conto di ciò che aveva fatto disobbedendo a Dio, e cominciò allora il cammino di penitenza e di redenzione dell’umanità.

Dunque il male è reso possibile dal libero arbitrio; ne consegue che esso è male? Sarebbe meglio non averlo? Da dove scaturisce? Il libero arbitrio nasce dall’amore di Dio, quindi non può essere male. Dio ama e vuole essere amato, ma può esserci amore solo tra chi è libero. Se la libertà è usata male Dio non interviene perché cesserebbe la libertà.

Grande è la tentazione di voler essere più buoni di Dio e negare l’inferno e le pene senza fine dei dannati, ma chi si danna lo fa da se stesso, per sua libera scelta del male invece del bene.

Ma allora, se si può scegliere il male, vuol dire che esiste, che in qualche modo è stato “creato”; Dio sarebbe dunque l’autore del male? Non è possibile, perché Dio è pienezza di essere, e non soffre aumenti né diminuzioni. Invece il male è svuotamento di essere, provocato da libera scelta opposta a Dio. Ma per scegliere il male occorre capacità di scelta, ciò che richiede intelletto e volontà. Il male può farlo soltanto una creatura dotata appunto di intelletto e volontà.

Come spiegò il Divino Maestro a Maria Valtorta, in Lucifero nacque come un “vapore” di superbia che lo spinse a rifiutare l’umanità e la Santa Vergine, due realtà non ancora create ma presenti nella mente divina fin dall’eternità: “Non serviam”. Ed ecco la ribellione del più bello e potente di tutti gli angeli, che volle essere come Dio per non doversi inchinare a una creatura di carne come la Madonna.

La ribellione trasformò il bellissimo angelo in demonio, capace solo di odio. Tutti gli angeli che si unirono a lui subirono la stessa sorte. Perché Dio non stroncò Lucifero e gli altri ribelli? Avrebbe potuto farlo, ma si era imposto di rispettare la libertà di scelta, che era un Suo dono alle creature, e i doni di Dio sono irrevocabili. Era come se Egli dicesse, a Lucifero, come ad ogni altra creatura: “Sei libero, e in quanto libero devi accettare le conseguenze del modo in cui usi la libertà che ti ho concesso.”

Con la ribellione, Lucifero, divenuto Satana, non ha cessato di essere servo di Dio, perché la volontà sovrana di Dio, senza interferire con la libertà delle creature dirige comunque tutte le cose al bene. Ecco quindi che la ribellione di Lucifero fu utile perché egli divenne il serpente del Paradiso terrestre.

Senza di lui, dopo non si sa quanti secoli di vita paradisiaca e di sereni trapassi alla vita eterna senza sofferenze, gli uomini avrebbero cominciato a illudersi di essere come Dio per merito proprio e la Terra avrebbe finito per popolarsi di Luciferi. Infatti – come insegna il Divino Maestro della Valtorta – a volte si calunnia il diavolo accusandolo di tutto il male, mentre in realtà, in quanto esseri dotati di libero arbitrio al pari degli angeli, anche noi siamo capacissimi di cadere e rovinarci con le nostre mani.

Perfino dopo la caduta nel peccato originale, i progenitori non erano affatto pentiti. Erano giovani, erano forti, avevano scoperto il segreto della generazione, il mondo si apriva di fronte a loro. Solo dopo che si trovò davanti il cadavere dell’innocente Abele massacrato dal fratello, Eva si rese conto dell’abisso in cui era caduta, e solo allora iniziò il cammino di espiazione e di salvezza per l’umanità.

Il demonio, e in genere il male, è quindi utile ai disegni di Dio. Dio permette il male per maggior santificazione dei suoi servi. Senza il male non ci sarebbe lotta per conquistare il cielo e non ci sarebbe merito.

Deo gratias.

Alla fine, quando saremo nell’eternità riconosceremo come l’infinita sapienza divina ordina ogni cosa al bene e vedremo il male irreparabilmente sconfitto.

EMILIO BIAGINI


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