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ARMI GEOFISICHE E METEOROLOGICHE

(per le quali sono attualmente note basi scientifiche e tecniche)

Armi geofisiche

Gli scienziati richiamano l’attenzione sul pericolo associato alla possibilità di creare un'”arma geofisica”, basata sull’impiego di mezzi che provocano disastri naturali (terremoti, temporali, ecc.) e interferiscono con lo strato di ozono dell’atmosfera, che protegge gli animali e la flora dalle radiazioni distruttive del Sole. Le armi geofisiche si basano sull’uso di mezzi per influenzare a fini militari i processi che avvengono negli strati solidi, liquidi e gassosi della Terra. Allo stesso tempo, di particolare interesse sono stati di equilibrio instabile, quando una “spinta” relativamente piccola può causare conseguenze catastrofiche e l’impatto sul nemico di enormi forze distruttive della natura (“effetto di innesco”).

Armi meteorologiche

In Alaska, a 320 km da Anchorage, c’è una foresta di antenne di 24 metri ai piedi delle montagne che attirano inconsapevolmente l’attenzione di ambientalisti e meteorologi. Il nome ufficiale del progetto “High Frequency Active Auroral Research Program” (HAARP) è il programma di ricerca aurorale attiva ad alta frequenza. Secondo le dichiarazioni ufficiali, questo progetto è destinato a esplorare modi per migliorare le comunicazioni radio. Allo stesso tempo, un certo numero di eminenti scienziati ritengono che ci sia un lavoro militare sotto la guida del Pentagono. In particolare, gli scienziati ritengono che le antenne direzionali “sparino” nella ionosfera fasci direzionali di onde radio ad alta frequenza, che riscaldano la ionosfera ad alta quota, fino alla formazione di plasma. Questo causa l’instabilità energetica della ionosfera, che modifica la rosa dei venti, creando cataclismi difficili da prevedere: tsunami, temporali, inondazioni, nevicate.

L’effetto più studiato di tali armi è la provocazione di piogge torrenziali in alcune zone. A questo scopo, in particolare, è stato utilizzato lo spargimento di ioduro d’argento o ioduro di piombo nelle nuvole di pioggia. Queste azioni possono ostacolare il movimento delle truppe, soprattutto mezzi pesanti e armi, creare inondazioni e inondare vaste aree. L’equipaggiamento meteorologico può anche essere usato per disperdere le nuvole nell’area del bombardamento previsto per garantire il targeting, soprattutto a punti target. Una nube di diverse migliaia di chilometri cubi, che trasporta circa un milione di kilowattora di energia, può essere così instabile che circa 1 chilogrammo di ioduro d’argento è sufficiente per cambiarla drasticamente. Diversi aerei che utilizzano centinaia di chilogrammi di questa sostanza possono disperdere la nube su un’area di diverse migliaia di chilometri quadrati, causando forti precipitazioni. A tal fine, durante la guerra del Vietnam, gli Stati Uniti utilizzarono lo ioduro d’argento disperso nelle nuvole di pioggia per creare inondazioni, inondare vaste aree e rompere le dighe protettive.

Da VK (Blondet & Friends)


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