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DEDICATO ALLA KYENGE

e ad un certo mattarella (ma chi è?)

Un extracomunitario approda, pieno di belle speranze, nel Bel Paese. Gli viene incontro un’accogliente fata con una bacchetta magica che gli dice: “Esprimi tre desideri e io te li esaudirò tutti.” “Zì, badrona, io volere subido dando denaro.” Un colpo di bacchetta magica, ed ecco apparire una montagna di soldi. “Boi volere bella casa, molto grande.” Altro colpo di bacchetta magica e appare la casa, grande, bella e accogliente. “E boi volere diventare idaliano.” Al terzo colpo di bacchetta magica, denaro e casa scompaiono. “Ma gome, tu brima me dato boi me toglie, tu razzista, tu d’aggordo con Salvini.” Ma la fata spiega: “No, caro, ora sei italiano, e gli italiani i soldi e la casa se li guadagnano lavorando.”

Cinque graditi ospiti dal continente nero corrono senza biglietto per il treno minacciando i passeggeri con lamette sporche di sangue, a scopo di rapina. Facciabbucco ammonisce che non sono ammessi commenti razzisti indicanti che i sudditi italiani abbiano il diritto di difendersi.

Alcuni graditi ospiti dal continente nero violentano, strangola, squartano, smembrano e solo parzialmente (per non fare indigestione) divorano una ragazza italiana. Facciabbucco ammonisce che non sono tollerati commenti razzisti indicanti che i graditi ospiti dovrebbero comportarsi come persone civili e non da cannibali.

Alcune decine di zingari occupano una fattoria momentaneamente abbandonata per il decesso del proprietario e impediscono con la violenza al legittimo erede di prenderne possesso. Le cosiddette “autorità” della cosiddetta “repubblica”, richieste di far qualcosa, se la fanno addosso. Immensa la puzza, sia dalle “autorità”, sia dalla fattoria immediatamente ridotta a un letamaio dai gentili ospiti. Facciabbucco ammonisce che non sono permessi commenti razzisti indicanti che gli italiani abbiano il diritto di esser lasciati in pace in casa propria.


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