LA SFIDA
“Chissà quanto starà male quel disgraziato, con tutti quegli articoli e quelle interviste a capestro inquisitorio;” pensava il preside che aveva promesso (e mantenuto) di scatenare i mass media “peggio per lui; avrebbe dovuto darmi retta, gli avevo proposto di ritirare quel suo maledetto testo che aborro e non avrebbe avuto altre conseguenze; invece ha voluto sfidare la mia suprema autorità, e adesso è sistemato. Se ne ricorderà per sempre della mia ira funesta, e della mia alta scienza giuridica.”
In quel momento, il presunto “disgraziato”, fumando la pipa in spiaggia, dettava un’ispirata poesia che riassumeva l’inizio della faida e ne prediceva la conclusione: