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ORO O LATTA: QUESTO È IL PROBLEMA

Abbiamo deciso di premiare con opportuni segni del nostro apprezzamento le opere letterarie e cinematografiche che hanno attratto il nostro interesse. Questa rubrica viene aggiornata quando ci pare e il nostro giudizio è inappellabile.

I TRIGOTTI

-Figura_vipera
L’onore oggi tocca a:

KEN FOLLETT, Mondo senza fine, Mondadori, Milano, 2007

Abbiamo il piacere di insignire l’autore di questa celebre opera del prestigioso riconoscimento della Vipera di latta.
 
Segue un commento di Emilio Biagini:

Perché si chiama “Mondo senza fine”?
Non c’entra l’idea balzana che il mondo continui indefinitamente, perché sappiamo tutti che il mondo finirà. Piuttosto, il titolo vorrebbe avere una connotazione ironica. Il Gloria in inglese traduce “in saecula saeculorum” (nei secoli dei secoli) con “world without end”, mondo senza fine, appunto, con riferimento all’eternità, alla Chiesa trionfante in Paradiso. Con spirito demolitore, il romanzo, invece, si preoccupa di mostrarci una Chiesa marcia, e sembra dire “Se così si realizza la vostra aspirazione all’eternità, vuol dire che non c’è nulla”. Ecco quindi un romanzo radicalmente ateo, nichilista, relativista e, in definitiva, disperato.I personaggi di questo libro interminabile, ambientato nell’Inghilterra del Trecento, sono moltissimi e sempre uguali a se stessi. La loro principale occupazione è fottere, uomini con donne, uomini con uomini, donne con donne. Non parlategli di rimorsi o di coscienza perché non credono a niente. La Chiesa è rappresentata da prelati, chierici, monaci e monache per la maggior parte dediti alla crapula e comportarsi da maiali. Abbondano crudeltà senza nome. Uno dei personaggi più “positivi” è Caris, una monaca eretica, che ha fatto un aborto e si è data da fare con maschi e femmine. Un altro personaggio “positivo” è Gwenda, una pluriomicida. Il personaggio più simpatico di tutti è la peste, che purtroppo non compie la pulizia a fondo, e infatti lascia in vita alcuni personaggi e, ahimé, anche l’autore. EMILIO BIAGINI


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