L’obiettivo dei satanisti che oggi menano la danza non è l’ateismo, ma il panteismo tribale, che adora la creatura dimenticando il Creatore, condito di urla isteriche contro chiunque abbia il coraggio di additare la Verità, col favore di tutti i media okkupati, di tutti i vari templi, tempietti e vespasiani universitari ben forniti di codici e(me)tici, e col sostegno di leggi aberranti e nemiche della vita. L’odio di questi ciechi sventurati non risparmia nessun punto della Verità. E ogni punto della Verità condanna costoro e il loro odio. Anzitutto li condanna come violatori di tutti e dieci i Comandamenti. Giova ricordarli perché qualcuno potrebbe averli dimenticati. “Io sono il Signore Dio Tuo: Non avrai altro Dio fuori che me. Non nominare il nome di Dio invano. Ricordati di santificare le feste. Onora il padre e la madre. Non uccidere. Non commettere atti impuri. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non desiderare la donna d’altri. Non desiderare la roba d’altri.”
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L’ESERCITO DEGLI ELEFANTI VENDICATORI CHE RADONO AL SUOLO I VILLAGGI INDÙ — Gli scienziati non sono in grado di spiegare iil fenomeno: si moltiplicano gli attacchi di pachidermi contro gli insediamenti degli autori dei pogrom anti-cristiani (articolo di Rino Cammilleri)
Sul sito dell’Arcidiocesi di Colombo (Sri Lanka) è comparsa una curiosa notizia (ringrazio la rivista “Il Cedro” per avermela segnalata) riguardante lo stato indiano dell’Orissa. Ricordate? Nel luglio di due anni fa un pogrom di fondamentalisti indù contro i cristiani locali causò la morte di oltre cinquecento persone. In quell’occasione una giovane suora venne bruciata viva, un’altra fu violentata, mentre le chiese e le case dei cristiani venivano distrutte. I fanatici se la presero anche con l’orfanotrofio di Khuntpali, cui fu appiccato il fuoco. Anche le bombe vennero usate: un centro pastorale fu raso al suolo così. Oltre ai morti, i risultati furono migliaia di feriti e un numero impressionante di gente rimasta senza casa.