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Merdaglia d’oro al valor civile al compagno preside Arcangelino Massimotti

Strenuo difensore dell’Istituzione dotata di codice e(me)tico, si gettava a testa bassa nella lotta contro un libro politicamente scorretto che minacciava di agitare le torbide acque della palude accademica. Colpito in testa dai sassi che aveva lanciato per aria, e costretto ad abbandonare l’amata poltrona, vinto ma non domo, stoicamente sopportava l’inaspettato rovescio di fortuna, andando solo a piagnucolare ogni tanto sulla spalla di qualche collega disposta a baciargli la pelata (bleah!). Memorabile esempio di romana fortezza e sprezzo del ridicolo.

EMILIO BIAGINI


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