I Trigotti

Necessaria precisazione: e sia ben chiaro noi non siamo bigotti.

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DAL MONDO DELLA MEDICINA. SESTA LEZIONE

LA SINDROME MVA

Le superiori autorità della Sacra Gerarchia sono in allarme per l’insorgere, di una rara ma estremamente fastidiosa malattia: la sindrome MVA (misticismo veggente adorante).

Il sintomo principale è una insidiosa tendenza di talune femmine a illudersi di avere rivelazioni.

L’inferma dichiara insistentemente di parlare col Salvatore, Sua Madre (che in verità farebbe bene a impicciarsi dei fatti suoi), e con altri presunti abitatori delle celesti sfere i quali, se esistenti e se avessero qualcosa da dire, dovrebbero, se mai, comunicare con la Sacra Gerarchia stessa, invece di occuparsi di esseri femminili spesso malaticci, inferiori e insignificanti.

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DAL MONDO DELLA MEDICINA. QUARTA LEZIONE

LA SINDROME PAM

Altissimi Prelati della Sacra Gerarchia guardano con preoccupazione al persistere di una vecchia malattia preconciliare: la PAM (Preghiera a Mani Giunte).

Il sintomo principale è l’incollamento della mani.

La terapia consigliata è l’apertura forzata delle mani durante il rito.

La prognosi è tuttavia è solitamente infausta, per l’inveterata tendenza del paziente a riattaccare le mani. In casi estremi si ricorra al taglio delle mani medesime.

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DAL MONDO DELLA MEDICINA. SECONDA LEZIONE

LA SINDROME SGR

La Sacra Gerarchia segnala il pericoloso insorgere della sindrome SGR (sgranamento di rosari), che pare colpisca soprattutto i cosiddetti fedeli restii alle messe con le chitarre e propensi a negare l’otto per mille.

Il malato preferisce pregare sgranando  rosari per ottenere preti e prelati che facciano il loro dovere.

La prognosi è quasi sempre infausta per le casse clericali.

La terapia consigliata è il sequestro e la distruzione dei rosari, e la chiusura delle chiese, salutare misura per la quale si può contare sull’assistenza del regime massonico-laicista, cristianadulto, specie in occasione di allarmi sanitari debitamente propagandati e gonfiati.

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L’INCONTRO ECUMENICO

Obbedendo gioiosamente alla paterna nonché apostolica esortazione della Sacra Corona, il vecchio parroco don Tanfurio ospitò in canonica un giovane rifugiato, di quelli che il Quarto Reich ci ordina di andare a prendere nei dintorni di Pantelleria. L’ospite era molto pio e pregava regolarmente cinque volte il giorno rivolto alla Mecca, e storceva il naso disgustato ogni volta che la perpetua a pranzo gli offriva dell’ottimo prosciutto.

Ben presto, valendosi della generosa legge politicamente corretta, del “ricongiungimento familiare”, il gradito ospite fece arrivare le sue quattro mogli, un po’ di suocere e uno stuolo di bambini che rallegrarono la tetra canonica coi loro rumorosi giochi. Un giorno il vecchio don Tanfurio sfiorò con una carezza il capo di uno dei piccoli. Il grazioso frugoletto si mise immediatamente ad urlare che l’infedele l’aveva “toccato” e l’intera famiglia ospite si riversò sul parroco e sulla perpetua riempiendoli di sganassoni.

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LA RELIGIONE DI DON STRAPIRIO

“Mi dica, don Strapirio, cosa devo fare per non andare all’inferno?” “Macché inferno, l’inferno non esiste.”

“Ma don Strapirio, allora gli innocenti, quelli della strage, saranno in Paradiso insieme a Erode?” “Bisognerà pure che stiano da qualche parte, ammesso che siano esistiti.”

“Don Strapirio, quand’è che ci si deve pentire?” “Quando si sa qualcosa e si va alla polizia vuotare il sacco per avere una diminuzione di pena.” “Ma io volevo dire nel Sacramento della Confessione…” “Quale sacramento?”

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IL SEPOLCRO

IL SEPOLCRO

Flash di agenzia superlaicista. “Grande scoperta archeologica. Trovato il vero sepolcro di Cristo. Dentro c’è il corpo, dunque non è risorto.” In seguito a questo scoop, sul luogo del ritrovamento si radunano folle di fedeli piangenti e i principali capi religiosi. Gli ebrei nascondono a fatica la propria soddisfazione: per loro è evidente che Gesù non era il Messia ma il Messia era invece lo stesso popolo ebraico. I musulmani vengono a rendere un reverente omaggio a quello che ritengono essere il profeta Issa, o Gesù, che secondo loro annunciò l’avvento del profeta Mohammed. Arriva anche il “papa”, e i suoi amati giornalisti laicisti e massonici gli chiedono: “Santità, che ne dice?” Meravigliato, risponde l’ometto biancovestito: “Oh, oh, chi sono io per giudicare? Ma allora è esistito davvero!”

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