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APOSTASIA DI ROMA
“I sacerdoti, ministri di mio Figlio, i sacerdoti, con le loro vite malvagie, con la loro irriverenza e la loro empietà nella celebrazione dei Santi Misteri, con il loro amore per il denaro, il loro amore per gli onori e i piaceri, i sacerdoti sono diventati pozzi neri di impurità. Sì, i sacerdoti chiedono vendetta e la vendetta incombe sulle loro teste. Guai ai sacerdoti e quelli dedicati a Dio che con la loro infedeltà e la loro vita malvagia stanno crocifiggendo mio Figlio di nuovo! I peccati di coloro che sono consacrati a Dio gridano al cielo e chiedono vendetta e ora la vendetta è alla loro porta, perché non c’è più nessuno che implori misericordia e perdono per il popolo. Non ci sono più anime generose, non c’è più nessuno degno di offrire un sacrificio all’Eterno per il bene del mondo. […] Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo.” (Mélanie Calvat, Apparizione della Beata Vergine sul monte di La Salette, Lecce, 1879).
MENU DEL BAR “TEMPI GRAMI” – VIA DELLA SFIGA, 17
Insalata alla Bergoglio: frullato di indietristi e sgranarosari con sangue di Giuda.
Panino “Tempi grami”: due fettine di pane stantio con lo scontrino in mezzo.
Cocktail Monti: acqua sporca, colorante, spruzzo di fiele, agitato non mescolato.
Caffè Fornero alla lacrima: fondi neri riciclati di caffè, spine di scorfano, lacrime di coccodrillo.
SACRILEGIO
La Comunione sulla mano è puro e semplice sacrilegio. Infatti, a parte la facilità con cui il Corpo di Cristo può essere trafugato e poi oltraggiato in una messa nera, l’Ostia inevitabilmente si sbriciola e i frammenti si disperdono.
Cerchiamo di essere assolutamente chiari. Ogni minimo frammento dell’Ostia consacrata contiene per intero Corpo, Anima e Divinità di Nostro Signore Gesù Cristo. Non usa più il piattino sotto, col quale si raccoglievano le briciole. Così le briciole finiscono a terra, dove sono calpestate, stritolate (formando altri frammenti) e mescolate alla sporcizia del pavimento.
Salve, sono un prete cattolico. Noi non ci sposiamo (finora). Ma questo non vuol dire che non troviamo modo di esercitarci sul lato A e soprattutto su quello B. Nostro compito è assistere i poveretti, costruire ponti non muri perché entrino tanti bei negroni muscolosi e appetitosi, e predicare la misericordia per tutti senza condannare mai nessuno perché perfino Giuda Iscariota potrebbe essersi salvato. Gli unici da condannare sono gli sgranarosari e certi nostri colleghi che insistono coi dubia, con le lagne latine e col Vangelo, mentre non si sa cosa abbia detto quello là, dato che non c’erano registratori.
Papastro
disastro.
… andare incontro al mondo …
… la Chiesa non ha più nemici …
… usare la medicina della misericordia invece di imbracciare l’arma della severità …
… una nuova Pentecoste …
BA-FO-TO
Relazione sul piano Ba-Fo-To
Ai Supremi Maestri Illuminati dell’Orbe Terracqueo, i più devoti omaggi a Voi e al Grande Architetto.
Visto il fallimento del terrore ambientalista sotto le ondate di ridicolo che su di esso si sono abbattute (vedi le previsione catastrofiste sempre smentite dai fatti, i dati taroccati del Climagate, gli “scienziati” che studiavano lo scioglimento dell’Antartide bloccati dal ghiaccio e salvati solo con l’elicottero, ecc.), visto e considerato tutto questo, è indispensabile adottare un piano terroristico più incisivo che colpisca l’imbecilgente in quello che ha di più caro: la propria pelle.
IL SEPOLCRO
Flash di agenzia superlaicista. “Grande scoperta archeologica. Trovato il vero sepolcro di Cristo. Dentro c’è il corpo, dunque non è risorto.” In seguito a questo scoop, sul luogo del ritrovamento si radunano folle di fedeli piangenti e i principali capi religiosi. Gli ebrei nascondono a fatica la propria soddisfazione: per loro è evidente che Gesù non era il Messia ma il Messia era invece lo stesso popolo ebraico. I musulmani vengono a rendere un reverente omaggio a quello che ritengono essere il profeta Issa, o Gesù, che secondo loro annunciò l’avvento del profeta Mohammed. Arriva anche il “papa”, e i suoi amati giornalisti laicisti e massonici gli chiedono: “Santità, che ne dice?” Meravigliato, risponde l’ometto biancovestito: “Oh, oh, chi sono io per giudicare? Ma allora è esistito davvero!”
Una domenica a “messa” in Riviera, con un pubblico (è ancora il caso di parlare di “fedeli”?) in prevalenza di medio-alta borghesia. Una similmessa come tante, come quasi tutte. Ecco la scena e i personaggi più significativi.
Prete recitante le parole della similmessa della neochiesa col tono di chi legge il bollettino meteorologico, infiammandosi solo quando tuona contro i perversi che non credono alla pandemia e non mettono “bene” la museruola. Perché, dice lui, li ha visti i morti portati via col camion di notte come se si fosse in guerra, dimenticando che con le cure di macelleria medica indotte dal terrore mediatico-sanitario, intubando e bruciando i polmoni della gente, per forza che i morti dovevano portarli via coi camion, vietando le autopsie e le visite dei parenti.