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TAYLOR MARSHALL, Gli infiltrati. Il complotto per distruggere la Chiesa dall’interno, Verona, Fede & Cultura, 2023, € 20 (ed. orig. Infiltration. The plot to destroy the Church from within, Manchester, New Hampshire, Sophia Institute Press, 2019).

Recensione:

TAYLOR MARSHALL, Gli infiltrati. Il complotto per distruggere la Chiesa dall’interno, Verona, Fede & Cultura, 2023, € 20 (ed. orig. Infiltration. The plot to destroy the Church from within, Manchester, New Hampshire, Sophia Institute Press, 2019).

“Ma no, non morirete affatto, anzi diverrete come dei, conoscendo il bene ed il male”, questo pressappoco il messaggio rassicurante del gentile serpente ai nostri innocenti progenitori. Ma bravo, serpentello, così sincero e affidabile, così vario e divertente, che insisti a ripetere sempre le stesse cose e continui a farti passare per l’essere che è “più buono di Dio”.

Attraverso i tuoi servi massoni ti sforzi infatti di “modernizzare” la Chiesa, perché smetta di appesantire la vita con noiosi comandamenti e la minaccia della dannazione eterna. Macché dannazione! L’inferno non esiste oppure è vuoto. Tutt’al più le anime dei cattivi si dissolvono. Bisogna riconoscere che li hai proprio istruiti bene i tuoi servi massoni, ai quali prepari una rovente accoglienza quando scenderanno da te a riscuotere il premio.

Quanto lavoro hanno compiuto i tuoi servi massoni! Hanno saputo infiltrarsi nella gioventù, la quale, crescendo, ha occupato posti chiave nella gerarchia degli Stati e della Chiesa, ed ha gradualmente, sistematicamente oscurato e distorto la Verità. Ha deformato la liturgia, abolito preghiere importantissime che offendevano la tua delicata sensibilità serpentina come quella a San Michele Arcangelo. Ha boicottato l’evangelizzazione (il proselitismo è veleno!). Ha cercato in ogni modo, subdolo o aperto, di protestantizzare la Chiesa.

Il libro di Taylor Marshall, con prefazione di Mons. Athanasius Schneider, documenta in modo esemplare questo piano diabolico, tracciato fin dai primi dell’Ottocento, come testimonia la “Permanente istruzione dell’Alta Vendita”, un capolavoro di diabolica malignità e ipocrisia che si prefigge l’annientamento della Chiesa, e a questo fine prescrive di fingere devozione per penetrarne meglio le difese e di usare senza risparmio l’arma della calunnia. Imperativa è la segretezza assoluta: non deve trapelare nulla, neppure in famiglia; ogni violazione del segreto, anche involontaria, si paga con la morte.

Così le società segrete si sono infiltrate nella Chiesa, iniettandovi il veleno del modernismo, il presunto “bisogno” di rendere il messaggio cristiano più accettabile al mondo moderno, più consono alle “magnifiche sorti e progressive” della scienzah trionfante: non è l’uomo che deve umilmente piegarsi alla sacra volontà di Dio, ma è Dio che dev’essere piegato ai capricci dell’uomo. Ciò che valeva nel passato non vale più oggi, non perché sia meno valido, ma perché è nel passato.

Nostra Signora di Fatima è intervenuta per tempo denunciando i pericoli della deriva anticristiana e additando il sicuro rimedio. I comuni fedeli sono accorsi in massa a piegare le ginocchia di fronte alla Madre di Dio. I prelati hanno risposto molto più tiepidamente, con i soliti dubbi e la solita cautela curiale che gela ogni slancio di fede. Roncalli avrebbe nascosto la parte finale del Terzo Segreto che, a quanto pare, non parla affatto di catastrofi apocalittiche, ma solo della crescente corruzione della Chiesa, soprattutto ai vertici. Sembra che Roncalli, dopo aver aperto la busta e letto il Segreto nel 1959, contravvenendo il comando della Santa Vergine di aprire solo nel 1960, abbia richiuso la busta commentando cinicamente: “Non riguarda gli anni del mio pontificato”, come se il Pastore universale, al quale spetta difendere sempre e comunque la Chiesa di Cristo anche in vista delle generazioni future, dovesse preoccuparsi solo degli anni del suo pontificato.

L’autore accenna di sfuggita a sospetti di appartenenza alla massoneria di Roncalli e di Montini, ma vi sono in proposito varie autorevoli conferme da parte di alcuni massoni dei massimi livelli di iniziazione, come ad esempio il capo della massoneria del Messico. Certo è che la svolta modernista della Chiesa ha suscitato grande soddisfazione tra i massoni, e che Roncalli e Montini sono stati additati ad esempio di apertura e proficuo dialogo.

Alle delizie di questa felice epoca di dialogo si uniscono quelle dell’assassinio del Papa Giovanni Paolo I, che aveva annunciato di voler combattere la massoneria interna alla Chiesa, assassinio subito coperto dal Card. Villot con la cancellazione delle tracce: pulizia immediata del vomito causato presumibilmente dal veleno, ricomposizione del volto della vittima orribilmente contratto dagli spasimi, frettolosa imbalsamazione per sottrarre il corpo ad una possibile autopsia e rendere impossibile ogni indagine tossicologica.

E ancora, nella felice età del dialogo, si assiste alle gesta della mafia di San Gallo per orientare sempre più la barca di Pietro in senso progressista e modernista, al dilagare del comunismo, alla copertura dei vergognosi scandali dei prelati predatori sessuali, al sacrilegio della Comunione in mano, ai riti blasfemi in Vaticano in onore dell’idolo satanico della Pachamama, alla pedofilia, all’omosessualità fino alla benedizione delle coppie di invertiti, dopo che l’attacco a Ratzinger è riuscito ad abbattere l’ultimo ostacolo al degrado.

Questo validissimo saggio di Taylor Marshall, dottorato in filosofia all’università di Dallas, scrittore e commentatore cattolico, non si limita ad offrire una tragica documentazione del disastro romano, ma indica anche i rimedi, che consistono nella resistenza ai nemici diabolici con tutte le armi spirituali a disposizione. Perfettamente inutile per il nemico saper così bene complottare in segreto. Niente resta segreto: ciò che è sussurrato nelle tenebre verrà gridato in pieno giorno dai tetti. E giustizia sarà fatta.

 EMILIO BIAGINI


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