Ecco un servo del potere diabolico. Ti vaccini, ti ammali e muori, liberando la Sacra Terra della tua molesta presenza. I padroni del mondo, invece, si guarderanno bene da farsi iniettare veleni e vorranno anche piloti non vaccinati per il loro jet privati che usano per andare a divertirsi alle nostre spalle.
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Ecco un negro assassino al quale abbiamo regalato la cittadinanza italiana. Viva l’accoglienza alle risorse che ci pagheranno le pensioni. Da Credulonia è tutto, a voi studio.
Ti vaccini, ti ammali e muori, liberando la Sacra Terra della tua molesta presenza. I padroni del mondo, invece, si guarderanno bene da farsi iniettare veleni e vorranno anche piloti non vaccinati per il loro jet privati che usano per andare a divertirsi alle nostre spalle.
Dal diario di Santa Veronica Giuliani:
“Questa notte, dopo lungo travaglio, ho avuto il raccoglimento nel quale il Signore mi ha fatto vedere una moltitudine di Sacerdoti, tutti con abito sacerdotale; ma anche, nel medesimo punto, mi ha fatto comprendere che, fra essi, vi sono molti Giuda e suoi nemici: […]. In un subito, una parte di essi sono divenuti come mostri infernali e peggio che gli stessi demoni.”
Gesù [disse]: “per questi tali, non vi è nessun rimedio, perché di continuo, mi calpestano e mi flagellano». Cosi dicendo, volto tutto severo, ha detto: «Ite, maledetti!». Oh, Dio! In un subito, li ho veduti sparire come densissimo fumo. Quelli, invece, che erano restati con la veste sacerdotale, il Signore li ha benedetti, e li ha confermati padroni del suo Corpo e del suo Sangue (D 1,926).
VARA
Grottesche deformazioni di un’enciclopedia dichiaratamente destinata alla famiglia
Errori
Righe in libertà seminate a casaccio in voci di enciclopedia che non vi hanno niente a che fare. Ortografia esilarante, non solo nelle lingue straniere ma perfino nello stesso nederlandese. L’Ecuador bagnato dall’oceano Atlantico. Voci geografiche, anche di interi paesi (come El Salvador), saltate. L’azienda Estel, di Nimega, ha 98.000 operai grazie alla reazione di acidi e alcol. Una carta geografica della Cina reca la didascalia “Asia sud-orientale”. La peruviana cittadina di Nazca si è misteriosamente spostata in Brasile. Il Perù ha perduto pure il vulcano Popocatépeptl che si è trasferito in Giappone. Filadelfia è perfidamente migrata sui Grandi Laghi, abbandonando l’Atlantico. Gli Stati Uniti sono inspiegabilmente diventati 51. Siena è improvvisamente diventata città marittima. Trieste sarebbe stata iugoslava prima di diventare italiana. La Ventiquattr’ore di Le Mans cominciò ad essere disputata nel 1936, eccetto che nel medesimo anno 1936 (sic).
Leggere Malascienza. L’impostura di Lucifero di Emilio Biagini (Edizioni Solfanelli) non significa soltanto mettere a repentaglio quel corpus di conoscenze che si acquisiscono a partire dalla scuola elementare, ma significa abbandonare l’aurea costruzione di quel sapere, smantellando e distruggendo di conseguenza la visione della realtà. E questo trapasso, questa gigantesca voragine che ineluttabilmente e drammaticamente si apre, assume un certo valore per due motivi: anzitutto per l’ampia documentazione che l’autore fornisce sia durante il testo, sia a corredo dello stesso con un’altrettanta corposa bibliografia; in secondo luogo, perché ha l’effetto di scuotere e contemporaneamente di amareggiare.
IL TAMERISCO NELLA STEPPA
Una domenica, dopo la Santa Messa, un gruppo di amici alquanto cattolici sedevano intorno ad un tavolo all’aperto (infatti era piena estate), bevendo (moderatamente) vino e raccontandosi a turno storie edificanti o citando e spiegando qualche brano della Sacra Scrittura. Dopodiché il narratore proponeva un brindisi. Questo curioso modo di stare insieme imitava quello degli abitanti della Georgia, paese che, per grazia di Dio, si era liberato per sempre della barbarie comunista senza cadere nella barbarie mondialista, e dove di recente gli amici erano stati in un viaggio turistico organizzato dalla loro parrocchia.
Con profonda soddisfazione annunciamo
una fondamentale scoperta scientifica,
illustrata nel diagramma qui sopra,
con immagini di vari colleghi,
paladini del relativismo,
che non mancheranno
di riconoscersi.
Ecco infatti (squilli di trombe e standing ovation):
IL CICLO DELL’IDIOZIA UNIVERSITARIA.
L’epocale scoperta del suddetto ciclo rappresenta
un rivoluzionario progresso scientifico:
risolve infatti un problema che
che da tempo turba e affatica
le menti degli scienziati:
perché almeno 4/5
dei cattedratici
AFORISMI SUL PROGRESSO
(chi ci crede è proprio fesso)
Dicono che il progresso avanza? Allora dev’essere un gambero, perché l’umanità non migliora affatto, anzi.
Dicono che il progresso è in marcia? Ma soprattutto è marcio, perché l’umanità invece di elevarsi sprofonda.
Dicono che il progresso è inevitabile? Ma se questo è davvero progresso, allora evviva la caverna e la clava.
Dicono che il progresso è un bene? Allora bisogna resistere, resistere, non per virtù civica, ma per fare dispetto.
MATRIGNA NATURA
Il piagnisteo ambientalista politicamente corretto cerca di persuaderci che “madre Natura” è fragile, che siamo troppi, che ne siamo gli ingrati e scriteriati padroni, che la stiamo distruggendo, e via piagnucolando e accusando, sempre col dito puntato. La realtà è ben diversa. La natura potrebbe spazzarci via come un nonnulla, e di certo prima o poi lo farà, se prima non ci massacreremo fra noi da soli. Gli ambientalisti la presentano col mite volto un po’ assonnato del povero panda minacciato di estinzione, dimenticando che la natura spietata ha distrutto milioni di specie.