Un midollo osseo dal femore di un Tyrannosaurus rex, ritenuto estinto da 65 milioni di anni è stato datato al radiocarbonio a soli 31.000 anni fa, e molte altre simili datazioni relativamente “recenti” sono state attribuite a resti di altri grandi rettili che si suppongono scomparsi da milioni di anni, come Acrocanthosaurus, Hadrosaurus, Allosaurus e Triceratops (Holzschuh et al. 2009). Avvistamenti storici di animali che, secondo l’ortodossia evoluzionistica dovrebbero essere estinti, abbondano. San Giovanni Damasceno, intorno al 725, nel libro De draconibus, non parla forse di enormi rettili a quattro zampe, alcuni dei quali dotati di corna, ancora esistenti alla sua epoca? Pittogrammi di animali in tutto e per tutto simili ai dinosauri ad opera di Amerindi sono stati scoperti nel Grand Canyon, sulla parete del tempio buddista di Ta Prohm in Cambogia del 1200 d.C., in un mosaico del IV sec. d.C. in Israele, e in molti altri siti (Holzschuh, De Pontcharra & Miller cit.). A fatti del genere, l’ortodossia darwinista non dà risposte razionali, ma si limita a dare in escandescenze accusando i dissenzienti di “pseudoscienza” (Stafford 1992).

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