Ecco la faccia sorridente di un giuda.
A tutto pensano fuorché alla salvezza delle anime. I preti politicanti sono i peggiori giuda, e dopo il concilio spadroneggiano nella Chiesa, sostenendo il potere mondialista dei banchieri usurai.
I cattolici progressisti e postconciliari smaniano per andare d’accordo con tutti (purché non siano cattolici). Tanto gli slogan vuoti come “Andiamo tutti insieme incontro a Cristo”, “Cerchiamo ciò che unisce e non ciò che divide”, “Costruiamo ponti, non muri”, non costano nulla ed hanno un bel suono così buonista. Ma gli “altri” non pare proprio che si siamo mossi di un capello dalle loro posizioni. Fuori della Chiesa sono e fuori della Chiesa restano. Nemici erano e nemici restano. Calunniatori erano e calunniatori restano, e non c’è atrocità di cui non abbiano ingiustamente accusato la Chiesa (non per niente il diavolo è “colui che accusa”). Non c’è trucco per screditare la Chiesa che non abbiano adottato (vedi la squallida vicenda della datazione taroccata della Santa Sindone al radiocarbonio). Persecutori erano e persecutori restano.