Appena varcata la soglia tra vita e morte, il grande comunicatore televisivo di scientismo ateo per ignoranti illusi di imparare qualcosa, si ritrovò in una stanza semibuia dove non c’era niente.

“Ah,” esclamò, “è proprio come pensavo. Dopo la morte non c’è nulla.”

Aveva appena pronunciato queste parole quando si aprì una porticina ed entrò un essere tutto rosso che lo apostrofò bruscamente:

“Spogliati, dove andiamo fa molto caldo. E butta via l’orologio, lì il tempo non esiste.”

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