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Il volgere del processo storico
secondo l’illustre professor Rigoberto Ocone,
figlio dell’ancor più illustre professor Sanguinaccio Ocone

LA PREISTORIA
Quando l’uomo, pardon l’umano, pardon la gente, insomma le scimmie nude (perché avevano perso la pelliccia nel corso dell’evoluzione) abbiano cominciato ad accorgersi di esserci, non si sa bene. Fatto sta che ad un certo punto qualcuno disse: “Oh, io sono qua”, e qualcun altro disse: “Io sono là”, e così nacque la coscienza dell’essere.
“Qua” e “là” divennero così i punti di riferimento essenziali nonché esistenziali, dato che “là” sembrava sempre che si stesse meglio che “qua”. E fu così che nacquero le guerre. Prima si combatteva con la clava e le pietre, poi con le spade di bronzo, finché qualcuno si accorse che col ferro le teste si spaccavano meglio e così arrivò l’età del ferro.

L’ANTICA GRECIA
I greci erano bravi in tutto e molto più tolleranti di noi. Infatti non avevano bisogno del Gay Pride per affermare i loro diritti. Da loro era tutto un Gay Pride. C’era una certa Pallade che era rimasta vergine perché i maschi erano tutti infoiati tra loro, e allora per consolarla le costruirono il Partenone.

ROMA ANTICA
I romani erano cattivi imperialisti e inventarono i fasci. Continuarono a combattere contro tutti finché imposero il fascismo e l’imperialismo a quasi tutto il mondo conosciuto allora. Praticavano la schiavitù e fecero schiavi tutti quelli che poterono. Quando ebbero troppi schiavi l’impero cominciò a decadere.

IL MEDIOEVO
Quando Roma ebbe finito di decadere cominciò il Medioevo. A un certo punto comparve la Chiesa che era molto cattiva e faceva l’Inquisizione per bruciare sul rogo tutti quelli che non le piacevano. Per fortuna arrivarono i musulmani che, agitando rami di ulivo e cantando inni di pace liberarono gran parte del mondo allora conosciuto.
La cattiva Chiesa cercò di aggredire i pacifici musulmani con le Crociate per affermare il proprio potere e massacrare chi la pensava diversamente, ma Allah diede la vittoria ai buoni. In Europa, con la scusa di finanziare le Crociate, la Chiesa si impadronì di quante più terre e ricchezze poté e costruì moltissime chiese con grande spreco di denaro.

L’ETÀ MODERNA
Il mondo però era poco conosciuto e a farlo conoscere meglio ci pensarono gli esploratori. Specialmente esploratore fu il Tenente Colombo che era molto cattivo e scoperse l’America, provocando la strage di tutti i poveri indiani e la nascita dell’impero del male. La gente cominciò ad averne abbastanza della Chiesa e si fece il libero esame.

L’ETÀ CONTEMPORANEA
A forza di esaminarsi la gente si trovò brutta e antipatica per colpa della Chiesa e fece la rivoluzione. Siccome la prima non era riuscita troppo bene, ne fece un’altra e poi un’altra e poi un’altra, finché il mondo conosciuto (e allora se ne conosceva un po’ di più) non fu tutto rivoluzionato. Ma la gente non era contenta lo stesso, non si sa perché.

IL RISORGIMENTO
Dopo che l’ennesima rivoluzione era passata senza successo, l’Italia cominciò a mandare grida di dolore che furono raccolte da una società di muratori che, tra un mattone e l’altro, si occupavano di beneficenza. Presa debitamente a mattonate in testa la Chiesa, colpevole delle grida di dolore, l’Italia risorse unita e più malcontenta di pria.

IL FASCISMO
Approfittando del malcontento causato dallo sfruttamento capitalistico, salì al potere un cattivone, appoggiato dall’impero del male e dal Vaticano. Per colpa sua stettero male tutti. Ma i difensori del popolo, con l’aiuto (peraltro insignificante) di altre forze democratiche, attaccarono la spina alla resistenza, sconfissero il bieco tiranno e ristabilirono la democrazia.

L’ITALIA REPUBBLICANA
Purtroppo ci furono ancora rigurgiti di fascismo, che impedirono ai difensori del popolo di godersi i ricchi premi e cotillons che, liberando il popolo, avevano ampiamente meritato. Infatti sorse un altro bieco cattivone che pretendeva di governare col consenso dell’imbecilgente. La lotta tra le forze democratiche e la bieca reazione è tuttora in corso.

BREVE SCHIZZO BIOGRAFICO DELL’ILLUSTRE STORICO
Rigoberto Ocone è uno dei maestri della storiografia italica. Svezzato a forza di letture gramsciane e per i suoi dilaganti meriti acquistati col partito, al partito, del partito, per il partito, sotto il partito, sopra il partito, dal partito, dentro il partito, attraverso il partito (ed essendo, fra l’altro, figlio dell’illustre professore Sanguinaccio Ocone), ha di recente conseguito, ancora in giovane età, la cattedra universitaria, ed è attualmente incontrastato mèntore dell’italica gioventù.


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