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IL PARTITO DEMOCRATICO

O DELLA MEDIOCRITÀ DEL MALE

Quasi sempre al potere negli ultimi trent’anni senza aver quasi mai vinto le elezioni, piovra mafiosa che ingloba e controlla l’informazione, i media, lo spettacolo, fin giù ai più demenziali influencer, il PD compendia in maniera sconcertante e quasi prodigiosa tutti i mali e le miserie abiette espresse dalla politica italiana. E la ragione non è solo che tale aggregazione (in tutte le sue varianti e sigle, PDS, DS, PD) sia stata scelta dai Poteri Forti d’Oltreoceano per controllare la colonia italica dopo la catastrofe dei vecchi partiti: la ragione profonda è che il PD porta al governo e dà voce politicamente a tutti i mali nuovi o atavici del popolo italiano.

Del vecchio PCI ha ripreso l’apparato e la nomenklatura ossequiente e ottusa, sempre pronta a servire un potere più grande (che all’epoca e fino agli anni Settanta era il Comunismo internazionale e che, via via, è stato sostituito dall’ideologia liberal americana delle bandierine arcobaleno trapiantate nel retto quali “diritti inalienabili” dell’uomo). Della DC riprende il rapporto mafioso e clientelare con le realtà locali oltre che il “perbenismo” (un gradino sotto al già bieco moralismo) tipico di gran parte del mondo cattolico italiano, quello che percepisce come “peccato” ogni presa di posizione che si discosti dalla banalità della mentalità comune o di quello che “dice la televisione”.

Al tempo stesso, il PD fa sua l’eredità “spirituale” del più iniquo fra tutti i partiti del passato italiano: il Partito Radicale, vecchia costola della CIA e dell’MI5 britannico, il partito dei diritti più bislacchi e dell’individualismo più bieco e animalesco. Il PD è anzi il partito radicale di massa ma con la benedizione della CEI e i sorrisetti dei boy scout della parrocchia. La ragione del suo successo – che non è elettorale, visto che difficilmente riesce smuoversi dal suo risicato 23%, ma esistenziale – è nel saper incarnare le miserie di un popolo in maniera pressoché perfetta.

Diceva giustamente un mio amico qualche giorno fa: oggi in Italia è tutta PD, anche chi non lo vota! “nostri valori” sono i valori del PD, i bagnanti ipocondriaci con la mascherina a mollo sono PD, gli influencer sono PD, Vasco Rossi e la sua vita spericolata con tre FFP2 in bocca è PD, i ragazzini ubriachi che vogliono fare i “gangsta” al concerto trap ma che non sanno allacciarsi neanche le scarpe sono PD: il PD è una categoria esistenziale, un male “ontologico”.

Il PD è ovunque e soprattutto nelle nostre menti ed è questo, soprattutto questo, che gli permette di governare, senza il voto ma nell’acquiescenza generale del popolo italiano.

Articolo di GIANLUCA MARLETTA, da VKontakte, Blondet & Friends

COMMENTO: Analisi ineccepibile. Il PD è una grave tara mentale, con caratteri di metastasi cancerogena. I minorati mentali affezionati alla mascherina ne sono una prova evidente che si incontra tutti i giorni in strada e in spiaggia.

L’esperto di zanzare ha parlato.

Aria aperta, sole, mare e museruola.

Non santificazione (cosa vecchia, degna solo di sgranarosari) ma sanificazione.

Anche la natura dà il buon esempio.

Buio pesto nei cervelli ipocondriaci.

La prudenza non è mai troppa, specie quando, imbevuti di scientismo, si crede che bisogna salvare la pelle a tutti i costi, perché di anima immortale neanche parlarne.

E per concludere ecco qualche esempio di isterismi scientisti. Povera Itaglia.


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