Leggere Malascienza. L’impostura di Lucifero di Emilio Biagini (Edizioni Solfanelli) non significa soltanto mettere a repentaglio quel corpus di conoscenze che si acquisiscono a partire dalla scuola elementare, ma significa abbandonare l’aurea costruzione di quel sapere, smantellando e distruggendo di conseguenza la visione della realtà. E questo trapasso, questa gigantesca voragine che ineluttabilmente e drammaticamente si apre, assume un certo valore per due motivi: anzitutto per l’ampia documentazione che l’autore fornisce sia durante il testo, sia a corredo dello stesso con un’altrettanta corposa bibliografia; in secondo luogo, perché ha l’effetto di scuotere e contemporaneamente di amareggiare.
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Leggere Malascienza. L’impostura di Lucifero di Emilio Biagini (Edizioni Solfanelli) non significa soltanto mettere a repentaglio quel corpus di conoscenze che si acquisiscono a partire dalla scuola elementare, ma significa abbandonare l’aurea costruzione di quel sapere, smantellando e distruggendo di conseguenza la visione della realtà. E questo trapasso, questa gigantesca voragine che ineluttabilmente e drammaticamente si apre, assume un certo valore per due motivi: anzitutto per l’ampia documentazione che l’autore fornisce sia durante il testo, sia a corredo dello stesso con un’altrettanta corposa bibliografia; in secondo luogo, perché ha l’effetto di scuotere e contemporaneamente di amareggiare.