In una lunga serie di successivi concorsi di pari imparzialità ed onestà, aveva messo in cattedra numerose copie relativiste di se stesso, in modo che la sacra fiaccola del relativismo politicamente corretto continuasse ad ardere sotto il sedere di chi accedeva ai sacri precinti dell’italica accademia, e in particolare in un insulare e periferico ateneo il cui nome non vale la pena di ricordare.