Il professor Archibald Bignose si svegliò nella sua casa di Londra con un’irrefrenabile necessità di sternutire, cosa che iniziò subito a fare, facendo tremare i vetri della casa con la solita sequenza mattutina. I pollini primaverili e la polvere proveniente dalle centinaia, o che dico migliaia, di libri accatastati negli scaffali che ricoprivano quasi tutte le pareti dell’appartamento di Kensington, dove si era ritirato dopo essere andato in pensione dal King’s College di Oxford, gli scatenavano l’allergia della quale soffriva da sempre.