L’INTERVISTA
Le poltroncine, rivestite di cuoio nero, erano eleganti, intorno al grande tavolo dalla lucida superficie di cristallo. Tutta la stanza della redazione giornalistica trasudava funzionalità ed efficienza: almeno, quella dell’architetto che l’aveva progettata. L’intervistatore e il fotografo, invece, sembravano due ultrà appena reduci dalla curva sud.
Il ruolo del fotografo: scattare in continuazione foto all’intervistato, tra le quali sarebbe stata poi scelta quella che lo metteva nella luce peggiore.