UBIQUITÀ DELLA PERSECUZIONE
“Il discepolo non è da più del maestro, né il servo da più del suo padrone”. Queste parole di Cristo, riportate dal Vangelo di San Matteo (10, 24) ammoniscono il cristiano a non aspettarsi di essere ben accetto al mondo: come il mondo ha crocifisso il Maestro così farà di tutto per offendere, calunniare, ferire e uccidere i discepoli. La persecuzione è connaturata al Cristianesimo e indica che siamo nel giusto, perché la verità suscita fastidio e opposizione.
Tag: persecuzioni
Emilio Biagini
IL DISCEPOLO NON È DA PIÙ DEL MAESTRO
UBIQUITÀ DELLA PERSECUZIONE
“Il discepolo non è da più del maestro, né il servo da più del suo padrone”. Queste parole di Cristo, riportate dal Vangelo di San Matteo (10, 24) ammoniscono il cristiano a non aspettarsi di essere ben accetto al mondo: come il mondo ha crocifisso il Maestro così farà di tutto per offendere, calunniare, ferire e uccidere i discepoli. La persecuzione è connaturata al Cristianesimo e indica che siamo nel giusto, perché la verità suscita fastidio e opposizione.
Acquistabile in forma cartacea nelle librerie Fede & Cultura
a Verona, Riva del Garda e Napoli,
come pure agli indirizzi www.fedecultura.com e ordini@fedecultura.com
Ordinabile presso tutte le librerie.
Quattro commedie giudiziarie, ambientate in un terra fantastica che simboleggia lo spirito umano. Valenti avvocati che si battono per portare alla luce il seme sepolto della verità. È questo il quadro narrativo che viene precisandosi da un episodio all’altro, finché il pubblico accusatore, il nemico, il persecutore, affascinato da Petra, la Pietra immortale, la Santa Madre, personificazione della Chiesa, si converte e crede. Anche lui è il seme sepolto, il peccatore che alla fine trova la Fede e si prepara ad affrontare la via crucis della salvezza.
L’ESERCITO DEGLI ELEFANTI VENDICATORI CHE RADONO AL SUOLO I VILLAGGI INDÙ — Gli scienziati non sono in grado di spiegare il fenomeno: si moltiplicano gli attacchi di pachidermi contro gli insediamenti degli autori dei pogrom anti-cristiani (articolo di Rino Cammilleri)
Sul sito dell’Arcidiocesi di Colombo (Sri Lanka) è comparsa una curiosa notizia (ringrazio la rivista “Il Cedro” per avermela segnalata) riguardante lo stato indiano dell’Orissa. Ricordate? Nel luglio di due anni fa un pogrom di fondamentalisti indù contro i cristiani locali causò la morte di oltre cinquecento persone. In quell’occasione una giovane suora venne bruciata viva, un’altra fu violentata, mentre le chiese e le case dei cristiani venivano distrutte. I fanatici se la presero anche con l’orfanotrofio di Khuntpali, cui fu appiccato il fuoco. Anche le bombe vennero usate: un centro pastorale fu raso al suolo così. Oltre ai morti, i risultati furono migliaia di feriti e un numero impressionante di gente rimasta senza casa.