PICCOLA FARSA A MEZASTRASSA
(Una delle tante che allietano la democratica e denuclearizzata merdopoli, pardon metropoli)
Scena: la democratica e denuclearizzata città di Mezastrassa.
Atto primo
Il democratico e denuclearizzato comune della democratica e denuclearizzata città di Mezastrassa indice ludi e carnasciali per la balda gioventù (quella poca sfuggita all’aborto), da tenersi negli avveniristici edifici della Fiera del Mare, orgoglio e vanto della gloriosa e democratica città di Mezastrassa, insignita di medaglia d’oro dopo una certa guerra civile di cui non si sa più esattamente a cosa sia servita ma viene costantemente ricordata nelle litanie nostalgiche.
Atto secondo
Gran numero di ragazzi e ragazzi, attratte dai ludi e carnasciali promessi, affluiscono da ogni parte d’Itaglia, pagando in anticipo le prescritte tangenti al Comune democratico, denuclearizzato e decorato di medaglia d’oro, e anticipando caparre agli alberghi per i necessari pernottamenti.
Atto terzo
Contrordine compagni, ludi e carnasciali non possono più avere luogo perché i locali dove questi dovevano tenersi sono pieni di cari amici africani, risorsa dell’Itaglia di domani, appena arrivati su barconi, bagnarole, canotti, canottiere, zattere e tronchi di baobab.
Atto quarto
Rispettose ma stringenti richieste dei delusi aspiranti ai ludi e carnasciali al Comune democratico, denuclearizzato e medagliato per avere indietro i soldi dell’iscrizione.
Atto quinto
Vibrante e democratica risposta del medagliato, democratico, denuclearizzato Comune che respinge le bieche pretese fasciste dei delusi di ottenere il rimborso dei soldi, i quali vengono democraticamente incamerati a maggior gloria della Repubblica Itagliana nata dalla guerra civile e fondata sul lavoro (altrui).
EMILIO BIAGINI
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