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Con i più sinceri omaggi al grande genio satirico di Jules Romains. Nella commedia “Knock, o Il trionfo della medicina”, egli espone al pubblico ludibrio l’etica del profitto medico-farmaceutico e la credulità dei pazienti beoti. Questa non è una parodia, perché è impossibile parodiare una satira già perfetta. Ecco quindi uno scherzo quasi allegro per non piangere sulla medicina prostituita agli oligarchi mondiali e al loro denaro insanguinato.

Personaggi:

Professor BLATERONTE, luminare virologo, castratologo e catastrofologo;

Dottor FEROCI, leone della sperimentazione chimerica;

Dottor MENZOGNA, spin doctor, esperto in finestra di Overton e psicologia del pecorume di massa;

Dottor VERDE, sciacallo dell’ambiente.

L’azione si svolge in una think tank della filantropia illuminata, in una luce fioca e leggermente sulfurea.

BLATERONTE – Ascoltate. Vi parlo a nome di un personalità filantropica così alta e segreta che il suo nome non va neppure pronunciato. Abbiamo un compito storico ed epocale: rifare il mondo. Così com’è, è confuso e disordinato. Troppi usano la propria testa e vanno in direzioni sbagliate. Pensano di essere sani mentre sono malati. Chi è sano, è solo uno che non sa di essere malato. Noi dobbiamo risvegliarlo alla consapevolezza della sua infermità.

VERDE – Bene, questo ci aiuterà a frenare la detestabile crescita del cancro che è l’umanità distruttrice della natura? Realizzeremo un mondo verde?

BLATERONTE – Certamente. All’epoca del grande Malthus i poveri erano il grande problema. Crescevano troppo e minacciavano l’ordine costituito. Oggi la minaccia proviene dai benestanti: hanno il tempo di pensare e rischiano di capire quello che succede. Per fortuna la maggior parte è stupida e ingoia senza riflettere le bufale giornalistiche e televisive. Pensano soprattutto a riempirsi il ventre e a giocare a burraco. Ma ce ne sono alcuni che usano il cervello, e quelli sono da temere.

MENZOGNA – Per questo esistono gli spin doctors come me. Noi cuciniamo l’informazione in brevi e semplici slogans e applichiamo etichette ai dissenzienti in modo da screditarli senza stare a perder tempo a discutere con loro. Fascista, populista, negazionista, terrapiattista: ecco i nostri slogan di maggior successo.

FEROCI – Fra poco dovrete aggiungere un’altra etichetta: novax.

MENZOGNA – Sarà fatto, ma qual è il piano?

FEROCI – Col permesso del Gran Maestro, esporrò questo piano, dal quale mi riprometto uno strepitoso successo.

BLATERONTE – Prego, esponete. Ne avete facoltà.

FEROCI – Veramente l’idea del piano è dell’augusto Gran Maestro Blateronte. Io ne sono solo il modesto esecutore.

BLATERONTE – Non siate troppo modesto. Il piano non è frutto di una sola mente, ma di più menti ben allenate a mentire insieme, dalle profondità delle logge segrete, delle quali non dobbiamo parlare.

VERDE – Orsù, non teneteci sulle spine. Il piano…

FEROCI – Si tratta di suggestionare la gente. Tutti devono credere ad una spaventosa epidemia, quale soltanto gli illuminati sono in grado di controllare. Dobbiamo trasformare il mondo in una massa di tremolanti ipocondriaci che si possano dirigere a piacimento, con l’insostituibile ausilio degli spin doctors dell’informazione.

MENZOGNA – È evidente. Per questo ho accennato alla necessità della nuova etichetta novax.

FEROCI – Grazie, dottor Menzogna. E io fornirò la necessaria spinta.

VERDE – Ma come?

FEROCI – L’umanità è sempre stata afflitta da epidemie, le quali però non hanno lasciato il segno che avrebbero potuto lasciare perché non erano sostenute da adeguata attenzione dei mezzi di informazione. Ad esempio, nell’Ottocento, l’Italia fu colpita da ben sei epidemie di vaiolo, e si moriva sul serio, ma non ne rimase quasi traccia. La gente si occupava d’altro. Mazzini scrive alla sua innamorata: “Ho saputo che hai avuto il vaiolo e sei stata nel lazzaretto”, e poi passa a parlare di tutt’altro.

MENZOGNA – Deplorevole trascuratezza.

FEROCI – Ora, supponiamo che io crei una chimera, ossia un virus geneticamente modificato, che provochi un malattia X, a mortalità simile a quella di un’influenza, e che lo lasci diffondere indisturbato. Quando è abbastanza diffuso, supponiamo che io lanci un allarme, gridando a tutti i venti che causerà milioni di morti. Supponiamo che la presunta gravità del morbo spinga a pagare agli ospedali contributi giornalieri principeschi rispetto ai ricoveri per tutte le altre malattie, quale sarà il risultato?

MENZOGNA – Che tutti gli ospedali faranno passare tutti i decessi come dovuti al morbo X.

FEROCI – E supponiamo che, in ospedali non troppo ben organizzati, i malati di X siano messi nelle medesime camere con gli altri degenti, in modo da infettarli. Non è un bello scenario?

BLATERONTE – Veramente stupendo.

FEROCI – A questo punto bisognerà fermare il mondo, dichiarare la pandemia, chiudere tutti in casa, far viaggiare le ambulanze vuote a sirene spiegate nel cuor della notte per creare atmosfera. Stupendo: economia paralizzata, negozi falliti, milioni di persone sul lastrico, mentre i politici, ben istruiti su quel che devono dire…

MENZOGNA – Quello è compito mio. Diranno che il mondo è cambiato in modo irreversibile, che bisognerà cambiare tutte le abitudini e portare mascherine chirurgiche anche per la strada, così che la gente cominci a guardare storto chi porta il bavaglio in modo “irregolare”.

BLATERONTE – Mettere gli uni contro gli altri, benissimo. Un vero capolavoro!

FEROCI – E poi il capolavoro assoluto, l’ancora di salvezza. la panacea, il vaccino, anzi i vaccini. Le grandi case farmaceutiche in gara per produrre l’elisir di lunga vita e gonfiare il fatturato. Difatti l’ordine perentorio dei capi è che il fatturato di ogni anno deve sempre superare quello dell’anno precedente, a costo di inventarle, le malattie.

BLATERONTE – Si sa che queste benemerite multinazionali, che formano Big Pharma, hanno le mani lunghe. Così i medici che curano i malati invece di vaccinarli vengono sospesi, mentre quelli punturieri guadagnano grosso facendo solo qualche buco (tanto è pelle degli altri). Così si stroncano medicine utili, specie se i brevetti relativi sono scaduti e non permettono più un guadagno monopolistico. La gente non deve curarsi, i medici non devono curare, solo vaccinare. Tutti sanno che il capitalismo mondiale si regge su quattro enormi pilastri: petrolio, armi, droga, farmaci.

FEROCI – E sono collegati fra loro coi legami della grande finanza usuraia. La guerra del Vietnam, condotta dal caro paese della libertà, è stata finanziata con lo spaccio di droga. E i produttori di farmaci hanno lo stesso interesse a far cessare le malattie che i fabbricanti di armi hanno di far cessare le guerre.

VERDE – Mica stupidi!

MENZOGNA – Ma le guerre si fanno per portare la libertà, e i farmaci per promuovere la salute. E chi non ci crede è uno sporco negazionista.

BLATERONTE – Grazie, professor Menzogna. Come sempre ha centrato il punto.

FEROCI – Come “l’arrivo dei nostri” nei vecchi western, arrivano i vaccini. Occorrono anni di sperimentazione per prepararne uno, magari con l’uso di materiale genetico di qualche cristiano al quale hanno negato il diritto di nascere. Ci vogliono anni, ma ecco che sono pronti a comando. Che siano invece sieri sperimentali da provare sulle cavie umane? Sieri che includono grafene e microchip per il controllo totale adatto alla frequenza dei 5 Giga? Sieri che includono aceto e mercurio, così da abbassare il pH sanguigno e avvelenare per bene il disgraziato.

VERDE – E se poi arrivano denunce e cause?

BLATERONTE – Ma ci sono di mezzo le banche e non gente nata ieri. Lei ricorderà, caro collega, le liberatorie fatte firmare ai polli quando i banchieri vendevano titoli di carta straccia. Ebbene, con i cosiddetti vaccini è lo stesso. Vaccinazione obbligatoria e totale liberatoria: fa perfino rima.

MENZOGNA – E poi si fa presto a inventare un nuovo slogan: il mantra “non c’è correlazione”. Se prima il morto per aver ricevuto una tegola in testa era contato come morto del morbo X, dopo si morrà di “non c’è correlazione”, la nuova causa di decesso da aggiungere alle statistiche.

FEROCI – Bisogna anche essere cauti nel dare istruzioni. Mai vietare espressamente le autopsie, ma scoraggiarle con “opportuni consigli”, così che la cabina di regia sia al sicuro e non debba rispondere di cure sbagliate. La gente crepa e si possono mandare in onda belle riprese notturne di bare avviate alla cremazione, senza che ai parenti sia stato permesso neppure di vedere il defunto un’ultima volta.

MENZOGNA – Per esser ben sicuri, gli scienziati andranno divisi in tre categorie: quelli comprati e allineati, quelli calunniati e zittiti, e quelli suicidati.

BLATERONTE – Il piano mi sembra perfetto. Con un’ossessiva ripetizione attraverso la finestra di Overton faremo ingoiare alla gente tutto quello che ci farà comodo. Di gente ignorante e spaventata si può fare quel che si vuole. Sono ormai decenni che scuola e università vengono distrutte per sfornare studenti addottorati nel Pensiero Unico Ammesso e ignoranti in tutto il resto.

FEROCI – Tutto si può far credere grazie all’ignoranza. Chi sa la differenza tra un virus e un batterio alzi la mano. E che differenza c’è fra una cellula procariota e una eucariota?

MENZOGNA – I preti della neochiesa saranno i nostri migliori propagandisti. Sono loro che ci hanno aperto la strada. Niente vita eterna, ma tante mielose chiacchiere buoniste. Così si perdono nella nebbia Fede, Speranza, Carità, e resta solo un buco nero dove tutti precipitano prima o poi, e non c’è da stupirsi se la gente ha paura. La Chiesa educava a non aver paura, la neochiesa fomenta la paura.

VERDE – La gente deve aver paura. C’è il buco nell’ozono, l’anidride carbonica, l’effetto serra, e i gretini seguaci della gretina pendono dalle nostre labbra.

MENZOGNA – Ma la gente dimentica presto, ed è necessario ripetere i mantra in continuazione. Del resto è anche un bene che la gente abbia memoria corta. Chi si ricorda più del climagate, quando i grandi scienziati sono stati colti in flagrante a consultarsi su come taroccare i dati della temperatura che si ostinavano a non dimostrare il riscaldamento globale? E chi si ricorda più degli impavidi scienziati australiani andati in Antartide a studiare lo scioglimento della calotta glaciale che dovrebbe provocare la catastrofe prossima ventura, e che invece sono rimasti bloccati dal ghiaccio che continuava a crescere?

VERDE – Comunque la progettata pandemia sarà un’occasione d’oro per rilanciare il nostro sogno di un mondo verde, con una popolazione drasticamente ristretta e ridotta al verde, sotto il sole che ride a una terra ridente. La gente ci cascava sempre meno, ma adesso, con la pandemia, possiamo piegarli. Come sciacalli dietro il leone pandemico, noi verdi vi seguiremo alla vittoria.

MENZOGNA – Eppure, cari colleghi, vi confesso che certe volte ho paura.

BLATERONTE – Paura? e di che? Sappiamo che la realtà non conta, che conta solo la rappresentazione della realtà, quello che si riesce a far credere alla gente.

FEROCI – Ce lo ha insegnato il grande Marcel Foucalt, probabilmente tra una nerbata e l’altra, nei suoi lunghi soggiorni nelle comunità di invertiti sadomaso della California. Lui si che se ne intendeva.

MENZOGNA – Ma la realtà, purtroppo, non cessa di esistere, e per questo ho paura. E anche voi l’avete.

FEROCI – Beh…

VERDI – A dire il vero…

BLATERONTE – Su, su, non facciamoci spaventare dai fantasmi. Anche se gli ipocondriaci si risvegliassero, se il trionfo del vaccino si sgonfiasse, se “tachipirina e vigile attesa” o “paracetanolo e vigile attesa” finissero per configurare il delitto di strage di stato, noi abbiamo sempre una via di salvezza.

MENZOGNA – Quale? quale?

FEROCI – Sì, quale?

VERDI – Quale? Dica presto.

BLATERONTE – Ma le Isole Cayman, sciocconi, o qualsiasi altro paradiso fiscale. Appartengono quasi tutti al fu glorioso Impero Britannico, e vi si ricicla tutto il denaro sporco dei quattro immensi pilastri economici di cui si è parlato: petrolio, armi, droga, farmaci. Lì troveremo sicuro rifugio dall’ira della gente ingannata. Lì ci distenderemo a goderci le spiagge dorate, sani e vispi, perché ci saremo fatti inoculare solo acqua distillata. Non siamo certo così sprovveduti da credere alla nostra stessa propaganda. E ora, cari colleghi, chiudiamo la nostra istruttiva seduta di pianificazione sanitaria e sociale, con l’invocazione al nostro nume tutelare, protettore e ispiratore.

TUTTI – Pape Satan, pape Satan, aleppe.

Dedicato a Michael Leunig, geniale vignettista di Melbourne, licenziato dal suo quotidiano The Age per aver capito la follia vaccinale.


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