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LA SINDROME DLC

Grave preoccupazione ha destato nei membri più avveduti ed aperti della Sacra Gerarchia l’insorgere di una malattia di particolare virulenza: la DLC (Dio Li Creò, sottinteso “Maschio e Femmina”).

Il sintomo principale è una violenta tendenza a carattere epidemico, diffusa tra l’imbecilgente laica, gli sgranarosari con la faccia da sottaceto e simili rifiuti dell’umanità, a pretendere perentoriamente che la famiglia sia esclusivamente formata da due strani esseri noti come uomo maschio e donna femmina, nonché dei piccoli mostriciattoli da essi generati ad aggravare la sovrappopolazione del pianeta.

Il malato mostra evidenti sintomi di intolleranza razzista, sessista e omofoba.

Con pazienti già formati, la prognosi è solitamente infausta, con una percentuale di guarigione inferiore all’otto per mille.

La terapia consigliata è il ricatto economico se l’infermo è titolare di un’azienda suscettibile di subire danni da boicottaggi, mentre se tale cura non è praticabile non restano che massicce iniezioni di articoli di “Repubblica” e de “L’Espresso”, che possono tuttavia risultare controproducenti, in quanto tendono a provocare lo slogamento della mandibola a forza di sbadigli.

Nel caso di soggetti giovani, la prognosi migliora invece sensibilmente, stante l’opportunità di esporre i pazienti a forti dosi di educazione politicamente corretta nelle paludi scolastiche ed universitarie, in conformità con un indispensabile codice e(me)tico.


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