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ORO O LATTA? QUESTO È IL PROBLEMA

Abbiamo deciso di premiare con opportuni segni del nostro apprezzamento le opere letterarie e cinematografiche che hanno attratto il nostro interesse. Questa rubrica viene aggiornata quando ci pare e il nostro giudizio è inappellabile.

I TRIGOTTI

-Figura_vipera

And the winner is …….

 

Ecco i vincitori della prossima Vipera di latta:
il regista e produttore Hironobu Sakaguchi, i cooproduttori Jun Aida e Chris Lee (che evidentemente avevano soldi da buttar via), e i soggettisti Al Reinert e Jeff Vintar, colpevoli del film “Final Fantasy”

Segue un commento di Emilio Biagini:

Questo film, interamente costruito con il metodo della grafica computerizzata, descrive una guerra tra esseri umani ed alieni “fantasmi”, con grande spiegamento di strane avventure e scene spettacolari. Ci si aspetterebbe un film divertente, di evasione. Invece, insidiosamente, si rivela un veicolo di sottile propaganda ecologista e nichilista.

Secondo questa ennesima, costosa farneticazione hollywoodiana, il “nemico” non è un nemico, ma semplicemente un insieme di “spiriti”, provenienti da un altro pianeta, che divorano le anime umane, ma poverini, non lo fanno apposta, sono solo un po’ “confusi”. Le armi degli uomini sono del tutto inutili contro di loro, ma al contrario feriscono “Gaia”, la “madre terra”, poverina, che è un “essere vivente”, ed ha fatto comunella con gli spiriti alieni.
Ma che si crede l’uomo? Di essere creato ad immagine e somiglianza di Dio? Macché: una cacca di mosca ha la medesima dignità, perchè anch’essa fa parte del tutto, che diamine. L’uomo può solo piegarsi a questa situazione e sperare di riuscire ad andare d’accordo con la cacca di mosca, dato che si trova alla mercé di questo “tutto”. E il male? Il male sembra il male, ma in realtà non è il male. Il male non c’è. Basta riuscire a trovare l’equilibrio con il cosmo, rappresentato da tutto ciò che esiste, inclusa la cacca di mosca, ed è tutto risolto. Se mai, il male, secondo questo film, è l’opporsi a questa realtà panteistica: non si deve combattere il “tutto” nichilista, e chi lo fa è condannato alla sconfitta.
Naturalmente, nel film, i sostenitori di Gaia, la terra vivente, sono guardati come eretici e perseguitati, ed uno di essi menziona con preoccupazione il processo a Galileo, suscitando quindi l’idea di una verità segreta e perseguitata dal potere. In sottofondo, appena accennato, è il riferimento indiretto alla Chiesa cattolica, additata come covo di oscurantismo. Evidentemente Dan Brown non è il solo a pescare in queste torbide acque.
Così, con la scusa di innocente intrattenimento, vengono contrabbandate idee del tutto incompatibili con il Cristianesimo, del tutto cretine, del tutto assurde, e questo va a specialmente a danno dei giovani, che in genere amano l’avventura e la fantascienza e guardano volentieri film del genere, e sono quindi più vulnerabili.

EMILIO BIAGINI

 


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