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ORO O O LATTA: QUESTO È IL PROBLEMA
Abbiamo deciso di premiare con opportuni segni del nostro apprezzamento le opere letterarie e cinematografiche che hanno attratto il nostro interesse. Questa rubrica viene aggiornata quando ci pare e il nostro giudizio è inappellabile.

I TRIGOTTI

-Figura_aquila

And the winner is …….

Ecco il vincitore della prossima Aquila d’oro:

Un magnifico romanzo contro corrente:

NICOLA, PIERO (2013) IL BACIO, Chieti, Tabula Fati

Piero Nicola

 

 Segue un commento di Emilio Biagini:

Con questo primo romanzo ci si presenta un nuovo interessantissimo autore assai politicamente scorretto e quindi, non fosse altro, solo per questo apprezzabile.

Il protagonista ed io narrante è un trentacinquenne postino, profondamente cattolico, impegnato nell’assistenza ai più diseredati, carattere ben delineato, forte e generoso, privo di futili ambizioni mondane. Egli non si limita ad aiutare materialmente i suoi assistiti, ma cerca anche di portare loro una preziosa testimonianza cristiana. Al tempo stesso di sforza, alla fine con successo, di far riconciliare i suoi genitori, da tempo separati: è commovente il momento in cui la madre fedifraga, finalmente, chiede perdono al marito.

Diversamente si conclude invece la vicenda del difficile amore tra il protagonista e una ragazza “moderna”, tutt’altro che incline a riflettere sulle realtà spirituali e le cose ultime. Quando sembra che la vicenda si avvii al classico lieto fine, il mondo afferra di nuovo questa creatura, che conserverà tuttavia, come scrive nell’ultima lettera, il bel ricordo di un amore che era un sogno e che doveva finire. Ma il protagonista, forte nella Fede, non si perde d’animo e ritrova nel Sacramento della Confessione, la Grazia che lo rigenera.

Il racconto si svolge con grande economia di mezzi, in uno stile asciutto, preciso, molto personale. I personaggi sono vivi e ben delineati. Interessante e vividamente descritto lo squallido ambiente urbano in cui vegetano gli emarginati assistiti del protagonista. Di contro stanno le splendide visioni della Riviera Ligure, che l’autore evoca con grande maestria.

L’esito positivo di quest’opera non è dunque legato solo al fatto di essere controcorrente, perché si può essere controcorrente ma incapaci di scrivere un romanzo che valga la pena di leggere. Qui invece abbiamo di fronte un’opera di alto valore narrativo, oltre che morale, e non ci resta che augurarci che l’autore ci fornisca presto altre prove del suo non comune ingegno letterario.

EMILIO BIAGINI

 


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