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PADRE CANDIDO RACCONTA…

SANREMO, 1954

 

Nel convento dei Cappuccini di Genova, quattro giovani erano in attesa di pronunciare la professione solenne per entrare nell’Ordine.

Il Padre Provinciale scrisse una lettera a Padre Pio da Pietrelcina annunciando la solenne cerimonia e implorando la preghiera del Santo Confratello per quei quattro giovani. La lettera venne firmata dai quattro ragazzi e spedita a San Giovanni Rotondo.

Come è consuetudine in questi casi, dopo qualche giorno arrivò la risposta che assicurava le preghiere del Santo Frate, ma…

A Sanremo, in casa della famiglia di uno dei quattro arrivavano tanti biglietti e telegrammi di congratulazione. La mamma li mise tutti su un tavolo. Nella notte, però, venne svegliata da un intenso profumo di violetta.

“Da dove arriva questo profumo così intenso?” si domandò “In casa non abbiamo fiori.”

Alzatasi, cominciò ad ispezionare la casa. Il profumo si faceva più intenso vicino al tavolo dov’erano collocati i biglietti. Li sfogliò e si trovò in mano una busta bianca arrivata il giorno prima. Il profumo cessò. La mamma aprì la busta e vi trovò un biglietto scritto personalmente da Padre Pio che si congratulava con quei genitori per aver donato quel loro figlio alla Chiesa.

Solo la mamma di quel ragazzo di Sanremo aveva sentito il profumo.

   


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