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Elementare sillogismo:

  • il papa dev’essere cattolico,
  • un eretico non è cattolico,
  • un eretico non può essere papa.

Il problema del papa eretico ha occupato a lungo le menti di alcuni fra i migliori teologi. Il risultato del dibattitto è che è senz’altro possibile avere un papa eretico, essendovi stati già precedenti storici (es. Onorio II e Giovanni XXII). Nel 680 un papa, s. Agatone, lanciò la scomunica postuma contro il suo predecessore Onorio II e lo dichiarò eretico. In un solo caso il papa è infallibile, quando parla urbi et orbi, ex cathedra, pronunciando un dogma. In quel caso non è più lui a parlare ma lo Spirito Santo, in ogni altra occasione può errare. Talmente evidente è la possibilità del papa eretico, che i teologi si sono concentrati piuttosto sul problema di cosa fare in quel caso, e non sono riusciti a trovare una soluzione, perché prima sedes a nemine judicabitur. Fra gli autorevoli teologi che si sono pronunciati, nel senso indicato, sull’argomento, si annoverano san Roberto Bellarmino, Alonso Cano, Francisco Suarez e il card. Billot. Il problema è trattato esaurientemente nel saggio Ipotesi teologica di un papa eretico, di Armando Xavier da Silveira, pubblicato da Solfanelli nel 1975 (epoca certo non sospetta).

Di più, la Chiesa si è occupata ufficialmente della questione. Papa Paolo IV, nella Costituzione Apostolica Cum ex Apostolatus Officio, del 15 marzo 1559, dichiarando invalida l’elezione di un vescovo o dello stesso papa se incorso in eresia.  Al capo & di tale Costituzione Apostolica leggiamo: “Aggiungiamo che, se mai dovesse accadere che un vescovo, oppure lo stesso Romano Pontefice, che prima della sua elevazione a cardinale od alla sua elevazione a Sommo Pontefice, avesse deviato dalla fede cattolica o fosse caduto in qualche eresia (…) sia nulla, non valida e senza alcun valore la sua promozione o elevazione (…). Il papa Paolo IV parla di eresia precedente all’elevazione al Soglio, e a maggior ragione appare ancor più grave l’eresia pronunciata dalla Cattedra stessa di san Pietro, caso di cui si sono pronunciati san Roberto Bellarmino ed altri eminenti teologi.

Anche i veggenti non sono da meno nel segnalare il pericolo. La Venerabile Theresa Neumann disse: “Sul trono elevato ho visto sedere il serpente dei serpenti.”


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