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USA:

L’AVANZATISSIMA MEDICINA DEL PAESE

DELLA DEMOCRATICISSIMA LIBERTÀ

L’avanzatissima medicina degli USA ha molto da insegnare al mondo. Tanto che ha insegnato molto anche ai nazisti.

Gli esperimenti su esseri umani, infatti, hanno una lunga tradizione negli USA, come appare dalla seguente sintesi cronologica, forzatamente incompleta, che occasionalmente, grazie ad interessanti collaborazioni “scientifiche”, deborda nelle “nazioni sorelle”, Canada e Gran Bretagna.

Fonti:

www.bloomberg.com/apps/news; www.blbglaw.com/cases/00060_data/SFBCClassActionComplaint;

www.dcscience.net/pharma-bloomber;

GOLISZEK A. 2003 In the name of science. History of secret programs, medical research and human experimentation, New York, St. Martin’s Press;

GRIFFITHS J. & BRYSON C. 1997, “Fluoride, teeth and the atomic bomb”, www.fluoridation.com/atomicbomb.htm;

SHARAV V.H. 2002-2003, “Human experiments: a chronology of human research”, www.ahrp.org/history/chronology.php).

1845-1849 – J. Marion Sims, più tardi osannato come il “padre della ginecologia”, effettuò esperimenti medici senza anestesia su donne africane in schiavitù, che in massima parte morirono d’infezione poco dopo; convinto che il movimento delle ossa del cranio dei neonati durante le nascite ritardate causasse trisma (un disturbo del nervo trigemino, con spasmo dei muscoli masticatori e difficoltà di aprire la bocca), il grande ginecologo usava una lesina da ciabattini per muovere le ossa del cranio dei neonati.

1895 – Il pediatra newyorkese Henry Heiman infettò di gonorrea un bambino di quattro anni che definiva “un idiota affetto da epilessia cronica”.

1896 – Al Boston’s Children’s Hospital, il dottor Arthur Wentworth sottopose ventinove bambini a prelievi di midollo spinale, solo per vedere se il procedimento era “nocivo”.

1900 – Nelle Filippine, i dottori dell’esercito americano infettarono cinque prigionieri filippini col virus della peste e tolsero ad altri ventinove prigionieri l’alimentazione necessaria, in modo da provocare il beriberi (carenza di vitamina B1, che determina devastazioni dei muscoli dei nervi e dell’apparato circolatorio); quattro di costoro morirono. A Cuba, ventidue lavoratori immigrati spagnoli furono usati come cavie per provare che la febbre gialla viene trasmessa dalla puntura delle zanzare; in questo caso, però, i pazienti erano volontari, erano stati informati delle possibili conseguenze, vennero curati al meglio possibile all’epoca, nessuno morì e tutti vennero remunerati in dollari oro.

1906 – Nelle Filippine, il dottor Richard Strong, professore ad Harvard, infettò vari prigionieri con il virus del colera per studiare la malattia; tredici di loro morirono; i sopravvissuti vennero ricompensati con sigari e sigarette. Dopo la seconda guerra mondiale, al processo di Norimberga, i dottori nazisti citarono questo studio per giustificare i loro esperimenti medici.

1911 – Il dottor Hideyo Noguchi, del Rockfeller Institute for Medical Research, pubblicò i dati di un esperimento nel corso del quale aveva iniettato sotto pelle un preparato sifilitico inattivo a 146 pazienti ricoverati e ragazzi normali, nel tentativo di mettere a punto un test cutaneo per la sifilide; ne seguì una serie di processi con richieste di risarcimento da parte delle famiglie delle “cavie”.

1913 – Quindici bambini della casa per l’infanzia St. Vincent’s House, a Filadelfia, vennero infettati con tubercolina; alcuni furono colpiti da cecità permanente; la camera bassa dell’assemblea legislativa della Pennsylvania discusse l’incidente, ma i ricercatori non furono puniti.

1915 – Su ordine del Servizio di sanità pubblica americano, il dottor Joseph Goldberger indusse la pellagra, una malattia debilitante che colpisce il sistema nervoso centrale, in dodici detenuti nel Mississippi, per cercare il modo di curare la malattia. Nel 1935, dopo che milioni di persone erano morte di quella malattia, il direttore del Servizio ammise infine che i funzionari sapevano da tempo che la malattia era causata da una deficienza di vitamina PP (niacina), ma che non avevano fatto niente per rimediarvi, dato che colpiva soprattutto i negri poveri. Al processo di Norimberga, i dottori nazisti citarono anche questo studio per giustificare i loro esperimenti sui prigionieri dei lager.

1918 – In risposta all’uso di armi chimiche da parte dei tedeschi nel corso della prima guerra mondiale, il presidente Wilson creò il Chemical Warfare Service (CWS) come divisione dell’esercito americano. Ventiquattro anni dopo, nel 1942, il CWS comincerà a sperimentare iprite e lewisite su oltre 4.000 uomini delle proprie forze armate.

1919/1922 – I ricercatori effettuarono trapianti di testicoli sui prigionieri del carcere di San Quintino in California, inserendo nell’addome e nello scroto dei prigionieri vivi i testicoli di individui da poco giustiziati e di capre.

1931 – A Portorico, Cornelius Rhoads, un patologo del Rockefeller Institute for Medical Research, iniettò cellule cancerogene a varie cavie umane, tredici delle quali morirono. Nonostante un dottore portoricano avesse più tardi scoperto che alcuni dettagli dei suoi esperimenti erano stati deliberatamente nascosti da Rhoads e questi avesse dichiarato per iscritto che a suo avviso tutti i portoricani potevano essere uccisi, il valente patologo fu successivamente incaricato di organizzare le strutture del centro per la guerra biologica (U.S. Army Biological Warfare) in Maryland, Utah e Panama, e fu distaccato presso la commissione per l’energia atomica (Atomic Energy Commission, AEC), dove cominciò un serie di esperimenti di esposizione alle radiazioni su militari e civili.

1931/1933 – Ai malati di mente dell’Elgin State Hospital nell’Illinois venne iniettato radio-266 per sperimentare una terapia contro le malattie mentali.

1932/1972 – Il Servizio di sanità pubblica di Tuskegee, in Alabama, diagnosticò a quattrocento agricoltori neri di bassa estrazione la sifilide, non li avvertì e non li curò, ma usò invece gli uomini come cavie umane per controllare i sintomi e il progredire della malattia. Tutti i malati morirono e le famiglie non furono mai avvertite che avrebbero potuto essere curati.

1937 – Gli scienziati della facoltà medica della Cornell University pubblicarono uno studio sui farmaci per l’angina condotto su cavie umane, applicando tecniche di placebo e di valutazione a cieco, e segnalarono che i soggetti ai quali era stato somministrato il placebo avevano mostrato un notevole aumento dei sintomi rispetto a coloro che avevano assunto i farmaci.

1939 – Per verificare la sua teoria sulle cause della disartria sillabica, il dottor Wendell Johnson, eminente patologo fonoaudiologico, effettuò un famoso “esperimento mostro” su ventidue bambini ricoverati all’orfanotrofio per gli orfani di soldati a Davenport, nell’Iowa. Il dottor Johnson e i suoi laureandi sottoposero i bambini a una intensa pressione psicologica che fece loro perdere la capacità di parlare normalmente, riducendoli ad un’intensa balbuzie.

1941 – Nel quadro di un esperimento medico, il dottor William C. Black trasmise l’herpes a un bambino di un anno. Furono pubblicati studi medici sulla “malattia della gomma” (paradontale o periodontale), nei quali i dottori trasmisero la malattia dai bambini malati a quelli sani con dei bastoncini cotonati. I dottori Francis e Salk, con altri ricercatori dell’università del Michigan, spruzzarono grosse quantità di virus dell’influenza nel setto nasale dei “volontari” di un istituto per malati mentali del Michigan, facendoli ammalare in brevissimo tempo. Alla Vanderbilt University, i ricercatori somministrarono a ottocento donne incinte un “cocktail” clinico prenatale con ferro radioattivo per misurare la necessità di ferro in gravidanza.

1942 – Il governo statunitense istituì Fort Detrick, nel Maryland: un complesso di 92 acri in cui circa cinquecento scienziati erano impegnati a creare armi biologiche e ad escogitare misure difensive per contrastarle, con frequente uso di cavie umane. A Chicago, i dottori della marina e dell’esercito americano infettarono quattrocento prigionieri di malaria per studiare la malattia e per cercare di sviluppare un idoneo trattamento; ai prigionieri venne detto che stavano contribuendo allo sforzo di guerra, ma non che sarebbero stati infettati: questo fu uno dei molti esperimenti che i dottori nazisti citarono al processo di Norimberga per giustificare i loro esperimenti nei lager. Il servizio per la guerra chimica (Chemical Warfare Service, o CWS) avviò esperimenti con iprite e lewisite su oltre quattromila uomini delle forze armate. In un esperimento sponsorizzato dalla marina americana, Edward Cohn, biochimico di Harvard, iniettò a prigionieri della prigione di stato del Massachusetts sangue di mucca.

1943 – Per “studiare gli effetti delle basse temperature sulle alterazioni mentali”, i ricercatori dell’ospedale dell’Università di Cincinnati chiusero per cinque giorni sedici malati mentali in camere di refrigerazione a 0°C.

1944 – Nel quadro del programma Manhattan per la produzione della bomba atomica, e delle relative ricerche sugli effetti della radioattività, i ricercatori iniettarono 4,7 microgrammi di plutonio ai militari del centro di Oak Ridge, nel Tennessee. Il capitano A. W. Frisch, un microbiologo, inoculò l’epatite a quattro volontari della prigione di stato di Dearborn, Michigan, con campioni di germi provenienti dall’Africa settentrionale (già teatro di guerra e allora occupata dagli alleati, interessati a tutelare la salute delle proprie truppe nella regione); uno dei quattro morì. Gli addetti ai laboratori delle università del Minnesota e di Chicago iniettarono a soggetti umani il 32P (isotopo del fosforo) per studiare il metabolismo delle emoglobine. Il professor Alf Alving, della facoltà di medicina dell’università di Chicago, infettò di malaria ricoverati psicotici dell’ospedale statale dell’Illinois, con trasfusioni di sangue, per sperimentare nuove cure.

1945 – Ad Atlanta, i ricercatori infettarono ottocento detenuti col virus della malaria per studiare la malattia. I ricercatori del progetto Manhattan iniziarono esperimenti su esseri umani per studiare gli effetti del fluoruro radioattivo, iniettarono plutonio in pazienti del Billings Hospital dell’università di Chicago e dell’ospedale universitario Strong Memorial.

1945/1955 – A Newburgh (New York), i ricercatori che lavoravano al progetto Manhattan avviarono il più completo studio mai condotto in America sugli effetti per la salute della fluorizzazione dell’acqua potabile.

1946 – Agli Argonne National Laboratories di Chicago, a uomini e donne usati come cavie fu iniettato nelle vene 76As (isotopo dell’arsenico) per studiare l’assorbimento, la diffusione e l’eliminazione della sostanza da parte del corpo umano. Il progetto Manhattan commissionò all’università di Rochester uno studio sugli effetti del fluoruro su animali ed esseri umani; con l’aiuto del dipartimento sanitario dello stato di New York, i ricercatori del programma F raccolsero e analizzarono in segreto campioni di sangue e di tessuto degli abitanti di Newburgh.

1946/1947 – I ricercatori dell’università di Rochester iniettarono isotopi dell’uranio 234U e 235U a “cavie” umane per studiare la dose tollerabile prima che i reni ne fossero danneggiati. A sei impiegate di un laboratorio metallurgico di Chicago venne fatta bere acqua contaminata con 239Pu per consentire ai ricercatori di scoprire come questo isotopo del plutonio, usato per la fabbricazione della bomba atomica, viene assorbito nel tratto digestivo.

1946/1948 – Un gruppo di ricerca statunitense guidata dal dottor John Cutler iniettò a circa 5.500 “cavie” umane (pazienti di cliniche psichiatriche, detenuti, prostitute, orfani, studenti, soldati) batteri di malattie veneree (sifilide, gonorrea, meningite) al fine di provare l’efficacia della penicillina. Ottantatré persone morirono in seguito al (mal)trattamento loro inflitto in nome della (mala)scienza.

1946/1953 – L’AEC sponsorizzò studi delle scuole mediche di Harvard e di Boston, e del Massachusetts General Hospital, in cui ogni mattina gli studenti mentalmente disabili della Fernald State School vennero alimentati con cereali mescolati a traccianti radioattivi, per studiare in che modo i conservanti si muovono nel corpo umano e se bloccano l’assorbimento delle vitamine e dei minerali. I ricercatori del MIT condussero più tardi uno studio analogo alla Wrentham State School. Al dipartimento di medicina dell’università di Chicago, alcune “cavie” umane ricevettero da una a quattro iniezioni di 76As; i ricercatori compirono una biopsia prima e dopo ogni iniezione di arsenico.

1947 – L’8 gennaio, il colonnello E.E. Kirkpatrick, dell’AEC, preparò un documento ultrasegreto (707075), nel quale affermò che “si stanno mettendo a punto alcune sostanze radioattive da iniettare per via endovenosa ad esseri umani, nel quadro dell’attività prevista nel contratto”. In un documento segreto dell’AEC del 17 aprile si legge: “a proposito degli esperimenti su esseri umani, è auspicabile che non vengano resi pubblici documenti che potrebbero creare reazioni ostili nell’opinione pubblica o dar luogo a procedimenti legali”. È evidente che il governo americano era consapevole dei rischi corsi dal personale militare coinvolto nei test nucleari e dai civili delle zone limitrofe. La CIA avviò una ricerca sulla possibilità di usare l’Lsd come arma e impiegò come “cavie” umane militari e civili, non consenzienti né consapevoli. Nel 1953, gli studi confluiranno nel programma MKULTRA. In quell’anno fu approvato dalle autorità alleate, prime fra tutte quelle statunitensi, il “codice di Norimberga”, che imponeva di non eseguire test medici su persone senza il loro consenso informato, e che restò in larga misura lettera morta proprio da parte dei governi che l’avevano promosso.

1947/1953 – La marina americana avviò il “progetto Chatter”, per individuare e testare i “sieri della verità”, simili a quelli usati dall’Urss per interrogare le spie. Tra i vari farmaci provati su soggetti umani, la mescalina e la scopolamina, un depressore del sistema nervoso centrale.

1948 – Sulla base degli studi segreti condotti sui residenti di Newburgh nel 1945, fu pubblicato un rapporto nelJournal of the American Dental Association dell’agosto 1948 sui pericoli del fluoruro per la salute. L’AEC lo censurò immediatamente per motivi di “sicurezza nazionale”.

1950/1953 – L’esercito americano rilasciò nubi chimiche su sei città americane e canadesi. Tra gli abitanti di Winnipeg (sulla quale era stato rilasciato il cadmio, un elemento chimico estremamente tossico) venne poi registrato un impressionante aumento delle malattie delle vie respiratorie. Per valutare come una città americana avrebbe potuto subire le conseguenze di un attacco biologico, la marina americana diffuse una nube di batteri di Bacillus globigii sulla linea costiera di San Francisco. Secondo i dispositivi di rilevamento collocati in tutta la città per misurare l’estensione dell’infezione, l’8% degli abitanti inalò 5.000 o più particelle di batteri, e molti si ammalarono con sintomi simili a quelli della polmonite. Il dottor Joseph Strokes, dell’università di Pennsylvania, inoculò duecento prigioniere col virus dell’epatite virale per studiare la malattia. I medici del Cleveland City Hospital studiarono le modifiche del flusso sanguigno cerebrale, iniettando anestetici nelle “cavie” umane, inserendo aghi nella vena giugulare e nelle arterie brachiali, inclinandone la testa verso il basso, e, dopo la paralisi e lo svenimento dovuti alla massiccia perdita di sangue, misurando la pressione sanguigna; spesso l’esperimento veniva ripetuto varie volte sullo stesso soggetto. Il dottor D. Ewen Cameron pubblicò nel British Journal of Physical Medicine un articolo che descrive alcuni esperimenti in cui obbligava pazienti schizofrenici del Brandon Mental Hospital del Manitoba a giacere nudi sotto lampade rosse, tra i 15 e i 200 watt, per periodi fino a otto ore al giorno; altri suoi esperimenti consistevano nel piazzare malati mentali in una gabbia elettrica che surriscaldava la temperatura interna del corpo fino a 40°C, e nell’indurre il coma iniettando forti dosi d’insulina.

1951 – La marina americana avviò esperimenti medici su soggetti umani per provare l’efficacia di Lsd, pentotal e ipnosi negli interrogatori. L’esercito americano contaminò in segreto il centro di rifornimento navale di Norfolk, in Virginia, e l’aeroporto nazionale di Washington, D.C, con una varietà di batteri scelta per danneggiare soprattutto i negri, che si riteneva fossero più sensibili dei bianchi ai suoi effetti; l’esperimento provocò intossicazioni alimentari, problemi respiratori e avvelenamento del sangue.

1951/1952 – I ricercatori sospesero la somministrazione d’insulina a soggetti diabetici per periodi tra i due e i cinque giorni, allo scopo di osservare gli effetti del diabete; alcune “cavie” entrarono in coma diabetico.

1951/1956 – Su contratto con la SAM (School of Aviation Medicine), il centro Anderson per lo studio del cancro dell’università del Texas a Houston cominciò a studiare gli effetti delle radiazioni sui malati di cancro (in massima parte gente di colore e indigenti) per indagare le possibilità di usarle nella cura del cancro e per analizzarne i possibili effetti a lungo termine sui piloti di aerei con armi atomiche a bordo. Lo studio proseguì fino al 1956, e vi partecipano 263 malati. Gli studi TBI continuarono anche in altri centri fino al 1971. Militari e agenti segreti americani, canadesi e britannici riunirono un gruppo di eminenti psicologi per un incontro segreto al Ritz-Carlton Hotel di Montreal per discutere le “tecniche comuniste di controllo del pensiero”, e proposero un programma di ricerche ultrasegreto sulle modifiche del comportamento che prevedeva l’uso su esseri umani di farmaci, ipnosi, elettroshock e lobotomia (operazione consistente nel separare la parte anteriore del cervello dal resto, in modo da interrompere gli stimoli emotivi, col risultato di trasformare il paziente in un vegetale).

1952 – Gli scienziati militari usarono il Dugway Proving Ground (87 miglia a sudovest di Salt Lake City, Utah) per una serie di esperimenti destinati a chiarire il modo in cui i batteri Brucella suis e Brucella melitensis, portatori di gravi malattie infettive, si diffondono tra le popolazioni umane. Oggi, oltre 50 anni dopo, alcuni esperti affermano che a causa di questi test siamo tutti stati infettati da questi batteri. Nel corso di un esperimento sponsorizzato dal ministero della Difesa americano e condotto nell’istituto psichiatrico di stato della Columbia University, Henry Blauer morì dopo che gli era stata iniettata mescalina. Nel Sloan-Kettering Institute, Chester M. Southam iniettò cellule di cancro in vari detenuti della prigione di stato dell’Ohio per studiare il progredire della malattia; per il 50%, i detenuti sottoposti allo studio, sponsorizzato dal NIH (National Institute of Health), erano negri, suscitando sospetti di razzismo già vivi dai tempi di Tuskegee, un altro studio sponsorizzato dal NIH.

1953/1970 – La CIA avviò il progetto MKNAOMI per “immagazzinare materiali debilitanti e letali, sviluppare dispositivi per la disseminazione di tali materiali, e per esaminare gli effetti di alcuni farmaci sugli animali e sull’uomo”. Nel quadro del progetto MKNAOMI, la CIA e la divisione operazioni speciali dell’ABL (Army Biological Laboratory) a Fort Detrick cercarono di mettere a punto due pillole suicide da usare in alternativa a quelle standard al cianuro fornite agli agenti della CIA e ai piloti degli U2, che dovrebbero usarle nel caso in cui loro (e le informazioni contenute nel loro cervello) dovessero essere catturati dal nemico. Misero inoltre a punto un “microbioinoculatore”: un dispositivo per sparare, anche attraverso i vestiti, piccoli dardi ricoperti di agenti biologici in grado di restare attivi per settimane o anche mesi e non rilevabili con l’autopsia. A fine anni Sessanta, il progetto MKNAOMI permise alla CIA di avere a disposizione una scorta di tossine biologiche (virus infettivi, tossine paralizzanti, tossine di botulismo, veleno di serpente, e Microsporum gypseum in grado di generare gravi malattie della pelle). La messa a punto di ognuno di questi “dispositivi” richiese esperimenti sull’uomo.

1953/1974 – Allen Dulles, direttore della CIA, autorizzò il programma MKULTRA a produrre e testare farmaci e agenti biologici che gli agenti della CIA potrebbero usare per controllare la mente e per modificare il comportamento. In seguito il programma MKULTRA divenne ben noto per i suoi studi pionieristici sullo Lsd, spesso condotti su detenuti o frequentatori di bordelli organizzati e gestiti dalla CIA. Gli esperimenti nei bordelli, noti come Operation Midnight Climax, prevedevano l’uso di specchi semitrasparenti che permettevano agli agenti di osservare gli effetti dell’Lsd sul comportamento sessuale. Ironia della sorte, nel quadro del programma di tanto in tanto i funzionari governativi aggiungevano Lsd ai drink dei colleghi e il risultato fu il suicidio per psicosi indotta del dottor Frank Olson, indirettamente per mano di uno dei responsabili di MKULTRA, l’infame dottor Sidney Gottlieb. Solo quattordici delle centinaia “cavie” umane da MKULTRA erano state avvertite del loro coinvolgimento, e solo uno ricevette una ricompensa di 15.000 dollari. La maggior parte dei dossier MKULTRA sono stati distrutti nel 1973. L’AEC sponsorizzò studi sull’isotopo radioattivo dello iodio 131I, condotti dall’università dello Iowa, con somministrazione di quell’isotopo dello iodio a donne incinte e susseguente analisi dei feti abortiti per capire a quale stadio e in che misura la sostanza radioattiva superava la barriera della placenta; in un altro studio i ricercatori somministrarono a dodici maschi e tredici femmine nati da meno di 36 ore 131I per via orale o con iniezioni intramuscolari e misurarono in seguito la concentrazione della sostanza nella tiroide dei neonati. In un altro studio dell’AEC, i ricercatori dell’università del Nebraska somministrarono a ventotto bambini in buona salute 131I mediante un tubo gastrico e ventiquattr’ore dopo misurarono la concentrazione dell’isotopo dello iodio nella ghiandola tiroidea.

1953/1957 – Nel quadro del progetto Manhattan, a undici pazienti del Massachusetts General Hospital (Boston) venne iniettato uranio. Nel corso di uno studio dell’università del Tennessee sponsorizzato dall’AEC, i ricercatori iniettarono 131I a neonati sani di 2-3 giorni. Il neonato Daniel Burton diventò cieco quando i medici del Brooklyn Doctors Hospital applicarono, a lui e ad altri neonati, un trattamento sperimentale ad elevato tenore di ossigeno per la fibroplasia retrolentale, una malattia della retina che colpisce i neonati prematuri, nonostante che studi anteriori avessero dimostrato che gli elevati livelli di ossigeno causano la cecità; testimoni del processo Burton v. Brooklyn Doctors Hospital (452 N.Y.S. 2d875) rivelarono successivamente che i ricercatori avevano continuato a somministrare a Burton e agli altri neonati dosi eccessive di ossigeno anche dopo che gli occhi si erano alterati fino a livelli pericolosi. La CIA avviò il progetto MKDELTA per studiare l’uso della biochimica “a fini persecutori, discreditatori e disabilitanti”. Un articolo del 1953 in Clinical Science descrisse un esperimento medico nel quale i ricercatori avevano deliberatamente urticato con cantaride l’addome di 41 bambini, tra gli 8 e i 14 anni, per vedere in che misura la sostanza irrita la pelle. In una serie di prove sul terreno note come Green Run, l’AEC sparse isotopi di iodio e xenon (131I e 133Xe) su Hanford, nello stato di Washington. In uno studio sponsorizzato dall’AEC per scoprire se lo iodio radioattivo agisce in modo diverso sui neonati prematuri e su quelli a termine, i ricercatori dell’Harper Hospital di Detroit somministrarono per via orale dosi di 131I a 65 neonati prematuri o nati a termine.

1954 – La CIA avviò il progetto QKHILLTOP per studiare le tecniche di lavaggio del cervello del partito comunista cinese e usarle per migliorare i metodi d’interrogazione della stessa CIA.

1954-1975 – Gli ufficiali medici dell’aviazione americana iniziarono a Fort Detrick l’operazione Whitecoat, una serie di esperimenti che prevedevano l’esposizione di “cavie” umane a epatite A, peste, febbre gialla, encefalite equina venezuelana, febbre della Rift Valley, rickettsia e microbi intestinali. Tra i volontari, 2.300 pentecostali, che preferirono sottoporsi all’esperimento piuttosto che fare il servizio militare.

1955 – In una serie di esperimenti dell’esercito americano, condotti alla Tulane University, ad alcuni malati mentali vennero somministrati Lsd e altri “farmaci” e furono poi inseriti elettrodi nel cervello per controllarne i livelli.

1955/1957 – Per capire quanto le basse temperature influiscono sulla psicologia umana, ricercatori militari somministrarono 200 dosi di 131I, che si concentra quasi immediatamente nella ghiandola tiroidea, a 85 eschimesi e 17 indiani atapascani in buona salute residenti in Alaska, seguendo poi la diffusione del tracciante nel corpo prelevando dai soggetti campioni di sangue, tessuto tiroideo, urina e saliva. Ufficialmente a causa della barriera linguistica, alle “cavie” non venne spiegato nulla.

1955/1965 – In seguito ai risultati degli esperimenti sul controllo della mente condotti nell’ambito del progetto QKHILLTOP della CIA, i neurologi della Cornell University, Harold Wolff e Lawrence Hinkle, crearono la Society for the Investigation of Human Ecology (in seguito rinominata Human Ecology Fund) per studiare “il modo in cui l’uomo percepisce il suo rapporto con il contesto sociale in cui vive”.

1956/1957 – I ricercatori dell’esercito americano che conducevano ricerche segrete sulle armi biologiche rilasciarono zanzare portatrici di febbre gialla e dengue su Savannah e Avon Park, per studiarne la capacità di diffondere l’infezione. Dopo ciascun test, gli agenti dell’esercito si fecero passare per impiegati del servizio sanitario, per controllare gli effetti sulle vittime e scattare foto delle inconsapevoli “cavie”. Gli esperimenti provocarono numerosi decessi, febbre, malattie respiratorie, mortalità prenatale, encefalite e tifo.

1957 – L’esercito americano lanciò l’operazione Plumbbob nel sito di prove del Nevada, 65 miglia a nordovest di Las Vegas: 29 esplosioni nucleari che diffusero radiazioni sufficienti a provocare circa 32.000 casi di cancro alla tiroide tra i civili dell’area. Circa 18.000 militari parteciparono alle fasi Desert Rock VII and VIII, intese a controllare la reazione media mentale e psicologica della fanteria in caso di battaglia nucleare.

1957/1964 – Nel quadro di MKULTRA, la CIA pagò al dottor D. Ewen Cameron, fondatore del dipartimento di psichiatria della McGill University, 69.000 dollari per condurre studi sullo Lsd ed esperimenti potenzialmente letali su canadesi curati per piccoli disturbi (depressione, ansietà post-parto); la CIA incoraggiò il dottor Cameron a sviluppare il suo concetto di “pilotaggio della psiche” per correggere la follia cancellando la memoria del malato e “riprogrammandolo”, riducendolo in uno stato vegetativo (indotto da farmaci, elettroshock e privazioni sensoriali) per un periodo fino a tre mesi e poi riproducendo a circuito chiuso nastri registrati con rumori o semplici affermazioni ripetitive per settimane o mesi, in modo da “riscrivere” la psiche “azzerata”; risultato: danni irreversibili nella maggior parte dei soggetti. Per studiare il flusso di sangue nel cervello dei bambini, i ricercatori del Children’s Hospital di Philadelphia inserirono aghi nell’arteria femorale e nella vena giugulare togliendo sangue dal cervello, poi applicarono una maschera facciale ai bambini obbligandoli a inalare un gas tracciante (alcuni bambini, chissà perché, dovettero essere legati al letto per persuaderli a collaborare al progresso della scienza).

1958 – Circa 300 militari della marina americana furono esposti a radiazioni quando il cacciatorpediniere Mansfieldfece esplodere 30 ordigni nucleari al largo delle isole del Pacifico nel corso dell’operazione Hardtack. L’AEC rilasciò materiale radioattivo su Point Hope (Alaska), dove vivono gli Inupiat, nel corso di un esperimento denominato Project Chariot.

1962 – I ricercatori del Laurel Children’s Center in Maryland provarono antibiotici sperimentali per l’acne su bambini, e insistettero anche dopo che più della metà delle giovani “cavie” aveva riportato seri danni al fegato. Il Desert Test Center dell’esercito americano espose personale dell’esercito e della marina a tossine e veleni per determinare la vulnerabilità delle navi ad armi biologiche e chimiche. La Federal Drug Administration cominciò a esigere che ogni nuovo medicamento superasse tre prove cliniche sull’uomo per poter essere approvato: le aziende farmaceutiche obbedirono misurando la tossicità dei prodotti su detenuti compensati con pochi soldi.

1963 – Chester M. Southam, che nel 1952 aveva iniettato in detenuti della prigione di stato dell’Ohio cellule di cancro vive, ripeté la stessa procedura su donne negre degenti nell’ospedale ebraico di Brooklyn per le malattie croniche, per studiarne la risposta immunologica, senza ottenerne il consenso informato; in seguito a ciò perdette temporaneamente la sua licenza, ma in seguito venne eletto presidente della American Cancer Society. I ricercatori dell’università di Washington irradiarono direttamente i testicoli di 232 detenuti per studiare gli effetti delle radiazioni sulle loro funzioni; i figli di almeno quattro di loro mostrarono difetti alla nascita. In uno studio sponsorizzato dal NIH, un ricercatore trapiantò il rene di uno scimpanzé in un uomo, ma (non sorprendentemente) l’esperimento fallì.

1963/1966 – Saul Krugman, ricercatore dell’università di New York, promise ai genitori di bambini mentalmente ritardati di far accettare i figli dalla Willowbrook State School a Staten Island (New York), un istituto residenziale per ragazzi ritardati, in cambio della loro firma su un modulo di consenso informato per procedure definite “vaccinazioni”; in realtà si trattava di infettare deliberatamente i bambini con virus dell’epatite virale, facendo loro ingerire un alimento preparato con le feci di altri malati, per consentire a Krugman di seguire l’evolvere della malattia e l’efficacia di un nuovo vaccino.

1963/1971 – Il noto endocrinologo Carl Heller offrì a sessantasette detenuti del penitenziario statale dell’Oregon, a Salem, 5 dollari al mese e 25 dollari per ogni biopsia di tessuto testicolare, come compenso per l’autorizzazione a effettuare esperimenti di irradiazione sui loro testicoli; se alla fine dello studio i detenuti si lasciavano sterilizzare ricevevano un premio extra di 100 dollari. Ad altri detenuti della medesima prigione venne iniettata timidina radioattiva nei testicoli, per capire se la produzione di sperma viene modificata dall’esposizione agli ormoni steroidei. In uno studio pubblicato su Pediatrics, i ricercatori del dipartimento di pediatria dell’università di California usarono 113 neonati, di età compresa tra 1 ora a 3 giorni, in una serie di esperimenti per studiare i cambiamenti della pressione e del flusso sanguigno; in un esperimento, i dottori inserivano un catetere nelle arterie ombelicali e nelle aorte del neonato, i cui piedi venivano poi immersi in acqua gelata mentre si registrava la pressione aortica; in un altro esperimento, i dottori legarono i neonati su una tavola per circoncisione, ruotarono la tavola in modo che tutto il sangue andasse alla testa e poi misurarono la pressione sanguigna dei fortunati pargoletti.

1964/1967 – La Dow Chemical Company pagò 10.000 dollari al professor Kligman per capire come la diossina e altri erbicidi agiscono sulla pelle umana; l’illustre luminare applicò sulla pelle di sessanta detenuti una quantità di diossina circa uguale a quella cui erano esposti i dipendenti della Dow, e rimase molto deluso quando le “cavie” non manifestano sintomi di cloracne. A partire dal 1980, le “cavie” umane usate nello studio cominciarono a citare in giudizio Kligman per le complicazioni sopravvenute, inclusi lupus e danni psicologici.

1964/1968 – L’esercito americano pagò 386.486 dollari ai professori Albert Kligman e W. Copelan, dell’università di Pennsylvania, per condurre esperimenti medici su 320 detenuti della prigione di Holmesburg, per studiare l’efficacia di sette farmaci che alterano la mente; l’obiettivo era determinare la dose minima di ciascun farmaco necessaria per debilitare il 50% di una certa popolazione. I due luminari negarono di aver osservato effetti negativi a lungo termine, ma documenti resi pubblici più tardi rivelarono una realtà ben diversa.

1965 – Il dipartimento della difesa diffuse su Oahu, l’isola delle Hawaii più densamente popolata, il Bacillus globigiiper simulare un attacco; il batterio provoca infezioni negli individui con sistema immunitario indebolito.

1966 – La CIA avviò il progetto MKSEARCH per sviluppare tecniche di uso di materiali biologici, chimici e radioattivi nelle operazioni segrete, nonché farmaci in grado di generare cambiamenti nel comportamento e nella psicologia. Gli scienziati dell’esercito disseminarono Bacillus subtilis attraverso le griglie di ventilazione e sui marciapiedi della metropolitana sotterranea di New York, esponendo al batterio oltre un milione di persone.

1967 – Continuando il suo studio sulla diossina sponsorizzato dalla Dow Chemical Company, il professor Albert Kligman dell’università della Pennsylvania portò a 7.500 microgrammi (468 volte la dose che Gerald K. Rowe, funzionario della Dow, aveva autorizzato a somministrare) la dose di diossina applicata sulle pelle di dieci detenuti, che, come conseguenza, contrassero gravi lesioni cutanee. In uno studio pubblicato nel Journal of Clinical Investigation, i ricercatori iniettarono a donne incinte cortisolo radioattivo per verificare se la sostanza può attraversare la placenta e danneggiare il feto. L’esercito americano finanziò il professor Kligman affinché applicasse sostanze chimiche capaci di provocare eruzioni cutanee sul volto e la schiena di detenuti del carcere di Holmesburg, in modo, secondo lo stesso Kligman, “da capire come la pelle si protegge da assalti cronici di sostanze chimiche tossiche“. La CIA e i laboratori militari di Edgewood (Edgewood Arsenal Research Laboratories) avviarono un ampio programma per creare farmaci in grado di influenzare il comportamento umano: questo includeva i progetti OFTEN (per studiare tossicologia, trasmissione e effetti comportamentali dei farmaci) e CHICKWIT (per raccogliere informazioni sullo sviluppo di farmaci europei e asiatici). In California, i ricercatori paralizzarono 64 detenuti con succinilcolina, un composto neuromuscolare che ostacola la respirazione producendo sintomi simili all’annegamento; cinque detenuti rifiutarono di partecipare all’esperimento, ma il comitato per i trattamenti speciali della prigione autorizzò i ricercatori a somministrare il prodotto alle “cavie” umane anche contro la loro volontà.

1968 – L’Associazione per la pianificazione familiare (Planned Parenthood) di San Antonio e del Texas centro-meridionale e la Fondazione del sud-ovest per la ricerca e l’educazione (Southwest Foundation for Research and Education) avviarono uno studio per la contraccezione orale su 70 donne indigenti di origine messicana.

1969 – Il presidente Nixon pose fine al programma di guerra biologica americano, che includeva gli esperimenti sull’uomo condotti a Fort Detrick, che fino a quel momento avevano coinvolto decine di migliaia di militari e civili, esponendoli, spesso a loro insaputa, a sostanze estremamente pericolose. I militari americani effettuarono un test all’aperto degli agenti nervini VX e Sarin, all’arsenale di Edgewood, nel Maryland, con probabile esposizione del personale militare. A Milledgeville, in Georgia, vennero provati farmaci sperimentali su bambini ritardati, senza autorizzazione.

1970 – Il dottor Donald MacArthur, del dipartimento della difesa americano, ricevette dal Congresso 10 milioni di dollari per avviare, in collaborazione con la divisione operazioni speciali di Fort Detrick, una ricerca controllata dalla CIA sul micoplasma e cercare di ottenere un agente sintetico in grado di distruggere le difese immunitarie provocando l’AIDS.

1971 – Il presidente Nixon converti Fort Detrick da laboratorio per la guerra biologica in centro di ricerca sul cancro ma, oltre alla ricerca sui tumori, gli scienziati continuarono ad occuparsi di virologia, immunologia, retrovirologia (incluso l’Hiv), farmaci, vaccini e contromisure per la guerra biologica; l’ex Fort Detrick continuò quindi la sua tradizionale attività per la guerra biologica.

1972 – In alcuni studi sponsorizzati dall’esercito americano, il dottor Amedeo Marrazzi somministrò Lsd a malati mentali dell’istituto di psichiatria dell’Università del Missouri e dell’ospedale dell’università del Minnesota per studiare “la resistenza dell’ego”, cioè per studiare come distruggere la personalità.

1974 – Il Congresso varò la legge nazionale per la ricerca (National Research Act), che creò un’apposita commissione per la protezione delle “cavie” umane e per fissare gli standard degli esperimenti medici sui bambini.

1981/1993 – Alla Duke University di Durham, North Carolina, un esperimento d’immersione profonda causò al volontario Leonard Whitlock danni cerebrali permanenti.

1987 – A Filadelfia, Doris Jackson scoprì che i ricercatori avevano asportato il cervello di suo figlio post mortem per effettuare studi medici; più tardi apprese che in Pennsylvania vige una dottrina di “consenso implicito”, in base alla quale il consenso all’asportazione di organi è automaticamente concesso se il paziente non ha firmato un documento che decide diversamente.

1988 – Per evitare ulteriori indagini sul progetto MKULTRA, il ministero della Giustizia americano pagò, con un accordo extragiudiziale, 750.000 dollari a nove canadesi sopravvissuti agli esperimenti di “pilotaggio psichico” eseguiti tra il 1957 e il 1967 dalla CIA e dal dottor Cameron.

1990 – Ad oltre 400.000 soldati impegnati nella guerra del Golfo venne ordinato di assumere la piridostigmina, una medicina sperimentale contro l’agente nervino, la quale in seguito fu considerata la causa della Sindrome della Guerra del Golfo che colpisce i veterani di tale guerra, provocando alterazioni della pelle, danni neurologici, incontinenza, salivazione incontrollabile e problemi visivi. A Los Angeles, il CDC e la Kaiser Pharmaceuticals of Southern California iniettarono a 1.500 neonati neri e ispanici di sei mesi un vaccino “sperimentale” contro il morbillo non autorizzato negli Stati Uniti; ma i bambini di meno di un anno non hanno, di solito, sufficiente mielina a protezione dei nervi e il vaccino avrebbe potuto comprometterne lo sviluppo neurale; in seguito il CDC ammise che ai genitori non era stato detto che il vaccino iniettato ai figli era sperimentale. La FDA autorizzò il dipartimento della difesa americano a ignorare il codice di Norimberga e ad usare nell’operazione Desert Shield farmaci e vaccini non approvati.

1991 – Nell’edizione del Los Angeles Times del 27 maggio, l’ex operatore radio della marina militare Richard Jenkins dichiarò di soffrire di leucemia, stanchezza cronica e alterazioni ai reni e al fegato a causa dell’esposizione alle radiazioni nel corso dell’operazione Hardtack del 1958.

1993 – I ricercatori del West Haven Veteran Hospital (Connecticut) somministrarono a 27 pazienti (12 interni e 15 volontari) il MCPP, un prodotto chimico che aumenta in modo significativo i sintomi psicotici.

1994 – In un esperimento presso il New York Veteran Hospital, i ricercatori soppressero a ventitré pazienti schizofrenici le cure, in media per trenta giorni; somministrano poi a diciassette di loro 0,5 mg/kg di anfetamine e agli altri sei un placebo, e controllarono l’evoluzione con scansioni a tomografia con emissione di positroni, eseguite presso i laboratori di Brookhaven; secondo i ricercatori, l’esperimento si proponeva di “valutare specificamente gli effetti metabolici in soggetti con diversi livelli di parossismo psicotico indotto da anfetamine”. In un altro esperimento al New York Veteran Medical Center, finanziato dal governo federale, i ricercatori somministrarono anfetamina a veterani schizofrenici, nonostante che gli stimolanti del sistema nervoso centrale aggravino nel 40% dei pazienti i sintomi psicotici. I ricercatori del Bronx Veteran Medical Center reclutarono 28 veterani ex schizofrenici che conducevano una vita normale, e somministrarono loro L-dopa per indurre deliberatamente una ricaduta psicotica.

1995 – Il 15 marzo, dinanzi al comitato consultivo sugli esperimenti con radioattività su soggetti umani (Advisory Committee on Human Radiation Experiments), molte ex “cavie” umane, incluse quelle che erano state usate in età infantile, fornirono testimonianze raccapriccianti e affermarono che durante gli esperimenti della CIA erano state sottoposte a radiazioni e/o lavaggio di cervello, ipnotizzate, drogate, torturate psicologicamente, minacciate, e persino violentate.

2004 – Nel documentario “Guinea Pig Kids” (bambini cavie) e nell’articolo per Bbc News con lo stesso titolo, il reporter Jamie Doran rivelò che i bambini degli ospizi di New York venivano usati come “cavie” inconsapevoli nei test su farmaci per l’AIDS dal 1988.

2005 – L’SFBC, ormai il più grande centro per le prove di farmaci sperimentali in tutta l’America settentrionale, con centri a Miami e Montreal, sfruttava gli immigrati e altri soggetti a basso reddito come “cavie”, conduceva test scarsamente credibili a causa delle violazioni delle linee guida della FDA e della stessa SFBC, aveva personale impreparato e ignorante, un edificio ampliato abusivamente senza i necessari permessi e controlli, sovraffollato, sudicio e del tutto fuori norma.

2014 – In seguito al divieto presidenziale di insistere in ricerche estremamente pericolose, l’immunologo Anthony Fauci trasferisce a Wuhan le ricerche sui virus Sars da manipolare per trasformarli in chimere; ne scaturirà il delizioso Covid-19. Scopo: terrorizzare il mondo, perché:

UOMO TERRORIZZATO UOMO SCHIAVIZZATO

Segnatevi questo proverbio che illumina tutto il futuro al quale vogliono condannarci.

Ci sono prove che mostrano come persone ignare usate come cavie, vengono tutt’oggi rapite e subiscono operazioni segrete, tramite l’utilizzo di elettroshock, di sostanze chimiche (tra cui l’Lsd e altre droghe che alterano la mente), e anche mediante l’inserimento di microscopici impianti nel loro corpo, per cancellare i ricordi connessi al rapimento ed all’operazione (http://best5.it/post/5-crudeli-esperimenti-umani/).


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