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VACCINATE, VACCINATE,

QUALCHE COSA RESTERÀ

Ecco, sulla scorta della vasta documentazione raccolta da Roberto Blandino (Danni da vaccino. I documenti e gli studi medici che nessuno ha interesse a pubblicare, 2020, https:/www.amazon.it-Libri-Roberto-Blandino/s?) e usando i dati dell’Ordine Nazionale dei Biologi (onb.it), la documentazione sui mirabolanti successi dei vaccini nello sradicamento delle malattie. Perché nessuno ha interesse a conoscere certi fatti? Perché ci sono giganteschi interessi costituiti delle mafie del farmaco, intrecciati a quelli dei farmacisti e dei medici. Si tratta di giri d’affari di miliardi di dollari, e coi dollari non si scherza.

La mortalità delle malattie infettive è crollata fra la seconda metà del sec. XIX e la prima del XX, in seguito al generale innalzamento del tenore di vita e alla migliorata igiene. È il caso, ad esempio di: morbillo, pertosse e scarlattina. Ciò è accaduto prima che intervenisse la vaccinazione, mosca cocchiera alla quale è stato attribuito il merito di aver sconfitto i cattivi germi. Veramente curioso il fatto che allo stesso modo e nella medesima epoca che ha visto l’abbattimento di morbillo e pertosse, è pure scomparsa la scarlattina, per la quale non era stato introdotto alcun vaccino. Spiacente per la cattiva qualità delle copie dei grafici, che sono comunque abbastanza leggibili: basta vedere come le curve scendono fin quasi a zero in assenza di vaccino.

MORBILLO – Mortalità nel Regno Unito 1895-2008. La freccia indica l’anno di introduzione del vaccino

PERTOSSE- -mortalità nel Regno Unito 1838-1980. La freccia inclinata indica l’anno di introduzione del vaccino

PERTOSSE- -mortalità negli USA 1901-1996. Tanto per avere una conferma. La freccia inclinata indica l’anno di introduzione del vaccino

SCARLATTINA – Mortalità Regno Unito 1901-1996. Nessun vaccino.

CONCLUSIONE. – Vaccini e farmaci fanno poco o nulla. A volte fanno peggio. Quello che sconfigge le malattie è il miglioramento dell’igiene e delle condizioni di vita in generale, che rafforzano le difese immunitarie dell’organismo. Ma ai medici, ai farmacisti e soprattutto ai colossi multinazionali all’industria farmaceutica (che hanno mani rapaci e lunghissime) tutto questo non fa comodo.


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