IL CERVELLONE DEFUNTO
Scena:
A spasso per la Russia in lieta comitiva.
Monologhi a getto continuo del vecchio Pierino, nostalgico dei bei tempi, quando c’era Lui.
O ‘he tu disci? Han fatto benissimo a demolire le hiese. La religione l’è l’oppio de’ hopoli.
E io so’ democratiho e se te scià coraggio de di’ che so’ ‘n pagliascio ti haglio la hola.
E huando scera Lui… Lui sì he te li metteva tutti a posto. E Baffone te li mandava tutti in Siberia he ‘un scera proprio nulla da scherzare.
E la storia ‘un si po’ miha hancellare. Eh no, la storia gloriosa dell’Urss ‘un si hancella!
E il povero Scerscinski l’è morto giovane purtroppo, e n’ha potuto fuscilanne solo un milione!
E lì scè ‘na statua de Ulianoffe, il grande Lenin. Lui sì ch’aveva hapito tutto. E ‘he scervello sciaveva Lenin! E l’era il più grande scervello di tutti i scervelli.
E io ‘un so’ miha grullo, che sciò un scervello che fa faville, ma ora mi rahholgo un po’ di fiori dall’aiola, he tanto l’è ‘n aiola capitalista, miha come quelle del tovàriscio Stalin.
E io mance ai tovàrisci lavoratori nunne vo’ dare: ‘he se ‘un son pahati abbastanza ‘he fasciano sciopero, hòvvia!
E se mi harba un giorno o l’altro tutti in Siberia vi mando… Tutti in Siberia…
E te hosa sciai da ridere, ‘he ti mollo un halcio ‘he ti spedisco fino a Novosibirske.
E sciò letto mille libri grossi de scinquescento pagine ‘he un gli eran miha come leggere ‘n giallo, ma io sciò un scervello che fa faville, e sciò solo la prostata ’he fa hapricci, ma hon tre hili di pomodori sistemo tutto.
E te non ridere, ‘he ti spedisco a halci fino a Vladivostokke.
E ora vo’ al Mausoleo a hiacchierare holla Mummia.
Così, dopo dieci giorni di queste istruttive e raffinate esternazioni, il cervellone nostalgico, immerso nel reverente colloquio con la Mummia, dimenticò di uscire dal Mausoleo. Fu un epico incontro al vertice di cervelli al medesimo stato di conservazione.
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