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ENCICLICA “ALGARUM VERMORUMQUE AFFLICTATIO”

Le inaudite sofferenze delle alghe e dei vermi, rinchiusi in ambiti ristretti come fosse e pozzanghere non possono essere ignorate dallo sguardo benigno della nostra misericordia nonché amorevole letizia, e richiedono pertanto la nostra paterna cura e benedizione.

Queste creature minacciate dal malvagio espandersi delle miniere di carbone che i bipedi egoisticamente sfruttano per scaldarsi d’inverno, produrre luce elettrica e cucinare la zuppa, sono al centro della nostra paterna sollecitudine.

Il nostro apostolico cuore sanguina considerando come le piccole creature non possono in alcun modo fuggire, come possono invece fare i bipedi che eventualmente fossero perseguitati dall’Isis, i quali non abbisognano perciò di cura e benedizione da parte nostra.

Detti bipedi, in spregio ai sacri dettami dell’ecologia, esercitano millenaria e incontrollata tirannide sulla natura, dalla quale saranno assolti solo dietro largizione alle nostre Casse di consistente obolo da determinarsi caso per caso.

Contro chi rifiuterà di versare il dovuto nelle paterne Casse, vulgo conti bancari, pronunciamo solenne scomunica e interdetto. Amen e laudato sì.


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