LA SINDROME AVT
Una nuova perniciosa sindrome di massa dilaga tra i laici: la AVT (Aspirazione a una Vita Normale).
Il sintomo principale è una perniciosa tendenza a credere che l’emergenza sanitaria possa essere superata, che il governo degli inchiavardati alle poltrone cada e che si possa tornare a una vita normale.
Il malato si illude che la Sacra Gerarchia possa aiutarlo, incoraggiandolo a sperare e ammonendo il governo degli inchiavardati alle poltrone a seguire l’esempio di quei paesi dove l’emergenza è stata da tempo superata con sacrifici di gran lunga minori.
La prognosi è generalmente infausta, perché il malato non si rende conto che i kapò della Sacra Gerarchia non fanno che ballare alla musica dell’inchiavardato governo, di cui la Sacra Gerarchia non è che un insignificante dipartimento che ripete a pappagallo gli ordini ricevuti.
Infatti la Sacra Gerarchia comanda obbedienza pronta, cieca e assoluta ad ogni iniziativa del regime per il soffocamento dell’economia, per il rafforzamento della dittatura, per l’assassinio dei sudditi impediti a fare moto e a prendere sole ed avvelenati dalla mascherina, per la diffusione (con un virus che muta continuamente e rende impossibile una vera vaccinazione) di vaccini criminali che servono solo ad inserire microchip sottopelle per il controllo dei sudditi.
La terapia consigliata è rafforzare le recinzioni di filo spinato del lager ed imporre a chi si toglie la mascherina una robusta maschera di ferro.
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