I Trigotti

Necessaria precisazione: e sia ben chiaro noi non siamo bigotti.

Tag: Maria Valtorta

PADRE LANZETTA, I DUBBI, L’IGNORANZA E LA VALTORTA

PADRE LANZETTA, I DUBBI, L’IGNORANZA E LA VALTORTA

Subito dopo la pubblicazione di un mio articolo sulla Valtorta su “Riscossa Cristiana” (“Mistica e misconosciuta: il caso di Maria Valtorta”, in pratica lo stesso articolo che si può leggere su questo sito), un esimio rappresentante del clero, Padre Serafino M. Lanzetta dei Francescani dell’Immacolata, con un articolo del 29 novembre 2012 (Il “caso Valtorta” tra consensi e condanne: come orientarsi?), si è evidentemente sentito in dovere di precisare, sulla medesima rivista online, che la Chiesa non riconosce affatto come soprannaturale la rivelazione privata a Maria Valtorta, e che non si può considerare l’opera maggiore di lei (L’Evangelo come mi è stato rivelato) un “quinto vangelo”.

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PICCOLA SOMMESSA RIFLESSIONE n.7

IL CRIMINE COVID DEGLI

USURAI SADICI ASSASSINI

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CONCLUSIONE

Quanto detto finora a proposito del crimine Covid manca ancora di una parola chiave che rende più comprensibile il tutto, ma che non viene affatto considerata nella nostra epoca scientista, nel nostro tempo così impregnato di una assurda fede cieca nella scienza, una fede che bandisce seri ragionamenti sulle cose dello spirito. Questa parola chiave è: Satana.

Il diavolo opera meglio se non si crede alla sua esistenza, e tanto più per questo è indispensabile smascherare la sua incessante opera che mira solo alla nostra distruzione spirituale, e anche fisica. Se si considera attentamente tutta la vicenda Covid, vi si scopre un piano satanico reso possibile da una neochiesa deragliata ed eretica, infiltrata ai più alti livelli da giuda massonici intenti a distruggerla dall’interno; una simile pseudo-chiesa non guida il gregge e non dà alcun conforto; i suoi abusivi dignitari osano venerare pubblicamente demoni amazzonici, osano pronunciare eresie e sconcezze d’ogni genere, osano affermare che il principale problema dell’umanità sarebbe quello “ambientale”, non il peccato, non l’inferno, non il rischio di dannazione.

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ULTIMISSIME DALLA MEDICINA: SCOPERTA UNA NUOVA PATOLOGIA

La nuova patologia si chiama PISANIFOBIA.

No, non è la nota antipatia dei livornesi verso i pisani: quella è una storia vecchia.

Questa nuova fobia colpisce i chierici, che prima rifiutano per anni di pubblicare un’Opera che potrebbe far bene alle anime (anche perché non vengono offerte loro adeguate mazzette per approvarne la pubblicazione), mentre perseguitano in ogni modo la veggente, fino a negarle la Comunione (era anche l’epoca delle infami persecuzioni a Padre Pio).

Poi l’Opera viene pubblicata da un animoso editore laico di nome PISANI e, senza alcuna promozione o pubblicità, vende milioni di copie e viene tradotta in una trentina di lingue. Allora ecco che l’Opera diventa appetitosa, ecco spuntare la brama clericale di riappropriarsene ma, non potendo ormai rimetterci le mani. il tutto sbocca nella PISANIFOBIA.

Ma guarda un po’ che cattivo! L’editore laico si è appropriato dell’Opera, che andrebbe invece “restituita” al clero che saprebbe certamente farla “fruttare nel migliore dei modi” (per la salvezza delle anime, s’intende).

Stiamo parlando, naturalmente, dell’Opera dettata dal Divino Maestro a Maria Valtorta. Altri personaggi della saga sono la Fondazione Eredi di Maria Valtorta, del Dott. Emilio Pisani, che meritoriamente cura in modo egregio la pubblicazione degli Scritti valtortiani, e Don Zucchini che non è evidentemente soddisfatto, perché lui sì saprebbe gestire meglio la faccenda.

Segue, per chi fosse interessato, una recensione dell’ultima eruzione pisanifobica.

ZUCCHINI E. (2021) La cattedrale di Maria Valtorta, Verona, Fede & Cultura

Il libro offre un’analisi erudita che mira a ricostruire la vita di Maria Valtorta anche oltre l’anno 1943, nel quale si conclude l’Autobiografia, e ad analizzare gli Scritti stessi. L’opera avrebbe un certo pregio se non fosse guastata da continue ed ossessive espressioni di livore contro la benemerita famiglia Pisani che ha salvato gli Scritti dall’oblio a cui li condannava il clero. Per l’intero libro non una sola occasione viene trascurata per mostrare il prezioso lavoro dei Pisani nella peggior luce possibile. Ne consegue che il dito costantemente puntato contro il Dott. Emilio Pisani e lo scomparso suo padre Michele, può vantare l’indubbio merito di avere permesso la scoperta di una nuova malattia finora sconosciuta alla scienza psichiatrica: la pisanifobia.

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IL DISCEPOLO NON È DA PIÙ DEL MAESTRO

UBIQUITÀ DELLA PERSECUZIONE
“Il discepolo non è da più del maestro, né il servo da più del suo padrone”. Queste parole di Cristo, riportate dal Vangelo di San Matteo (10, 24) ammoniscono il cristiano a non aspettarsi di essere ben accetto al mondo: come il mondo ha crocifisso il Maestro così farà di tutto per offendere, calunniare, ferire e uccidere i discepoli. La persecuzione è connaturata al Cristianesimo e indica che siamo nel giusto, perché la verità suscita fastidio e opposizione.

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AFORISMI LETTERARI re-reloaded

AFORISMI LETTERARI

Chi non sa fare un aforisma farebbe bene a rinunciare a scrivere.

Il libro più bello è quello che non si ha il coraggio di scrivere perché rivelerebbe troppo di noi stessi.

Il segreto per vincere un grande premio letterario? Loggia-letto. Ossia: appartenere alla stessa loggia massonica del grande editore e andare a letto col presidente della giuria. Ecco perché è meglio non vincere.

 Si deve scrivere anzitutto per il proprio piacere. Se poi si vendono tanti libri e arride il successo da parte di pubblico e critica, bene. Se no, tanto peggio per il pubblico e la critica.

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PADRE LANZETTA, I DUBBI E LA VALTORTA reloaded

PADRE LANZETTA, I DUBBI E LA VALTORTA

Subito dopo la pubblicazione di un mio articolo sulla Valtorta su “Riscossa Cristiana” (“Mistica e misconosciuta: il caso di Maria Valtorta”, in pratica lo stesso articolo che si può leggere su questo sito), un esimio rappresentante del clero, Padre Serafino M. Lanzetta dei Francescani dell’Immacolata, con un articolo del 29 novembre 2012 (Il “caso Valtorta” tra consensi e condanne: come orientarsi?), si è evidentemente sentito in dovere di precisare, sulla medesima rivista online, che la Chiesa non riconosce affatto come soprannaturale la rivelazione privata a Maria Valtorta, e che non si può considerare l’opera maggiore di lei (L’Evangelo come mi è stato rivelato) un “quinto vangelo”.

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PIÙ CARITÀ E MENO SCIENZA FAREBBERO COMPRENDERE MEGLIO MARIA VALTORTA

Emilio Biagini

A PROPOSITO DI PROVE SCIENTIFICHE

DELLE VISIONI DI MARIA VALTORTA

Le prove scientifiche, nel caso di Maria Valtorta, sono ormai talmente schiaccianti che nuove prove non aggiungerebbero nulla alla credibilità dell’Opera. Inoltre, l’esattezza delle descrizioni non dimostra affatto che l’origine sia divina; potrebbe infatti trattarsi di opera diabolica. Il diavolo, astutissimo nell’ingannare e nel portare fuori strada i laici e specialmente i consacrati troppo infatuati della scienza, potrebbe aver dato visioni esatte, aggiungendovi naturalmente qualche piccola eresia nascosta, come veleno in un bicchiere di vino.

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QUANTE PECORE FUORI, QUANTI LUPI DENTRO

QUANTE PECORE FUORI, QUANTI LUPI DENTRO

La Chiesa è la Sposa di Cristo, la Chiesa è santa, la Chiesa è infallibile perché ha ricevuto da Dio, e custodisce, il Depositum Fidei, che è superiore anche al Papa, il quale è infallibile solo quando pronuncia un dogma, perché in tal caso è lo Spirito Santo che parla per bocca sua, ma in ogni altro caso è fallibile come chiunque, e se afferma pubblicamente qualcosa che sia contrario al Depositum Fidei cade ipso facto in eresia. In effetti si conoscono alcuni casi in cui un papa ha pubblicamente enunciato eresie, tanto che il problema del papa eretico è stato oggetto di profonde riflessioni da parte di vari teologi, fra i quali San Roberto Bellarmino.

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