Leggere Malascienza. L’impostura di Lucifero di Emilio Biagini (Edizioni Solfanelli) non significa soltanto mettere a repentaglio quel corpus di conoscenze che si acquisiscono a partire dalla scuola elementare, ma significa abbandonare l’aurea costruzione di quel sapere, smantellando e distruggendo di conseguenza la visione della realtà. E questo trapasso, questa gigantesca voragine che ineluttabilmente e drammaticamente si apre, assume un certo valore per due motivi: anzitutto per l’ampia documentazione che l’autore fornisce sia durante il testo, sia a corredo dello stesso con un’altrettanta corposa bibliografia; in secondo luogo, perché ha l’effetto di scuotere e contemporaneamente di amareggiare.
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“Ordunque, quali vantaggi offre la teoria dell’evoluzionismo?”
“Permette ai biologi di affermare di possedere una teoria unificatrice che abbracci tutta la biologia e quindi ne aumenti il prestigio scientifico, permette di giustificare l’ambientalismo, la teoria dei generi, l’aborto, l’eutanasia, permette di togliere credibilità alla Bibbia, giustifica la competizione per l’esistenza e la guerra, puntella l’idea di superiorità delle nazioni anglosassoni su tutte le altre…”
Il relativismo è un libro giallo dove l’investigatore cieco finisce in un pozzo nero e l’assassino ride a crepapelle.
Il laicismo è un libro giallo dove l’assassino fa il processo al giudice.
Ma Sodoma e Gomorra erano marito e moglie, o marito e marito, o moglie e moglie?
Ma a Sodoma avevano dimenticato di staccare la corrente durante il temporale?
Sua Reverenza cattomodernista si veste per andare a tenere la dotta conferenza sulla superiorità dell’Islam e sul peccataccio delle Crociate.