Ti vaccini, ti ammali e muori, liberando la Sacra Terra della tua molesta presenza. I padroni del mondo, invece, si guarderanno bene da farsi iniettare veleni e vorranno anche piloti non vaccinati per il loro jet privati che usano per andare a divertirsi alle nostre spalle.
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PAOLO NARDI & NICOLA NANNERINI (2024) Guardare verso Occidente. Tempo, trascendenza e destino nell’opera di J.R.R. Tolkien, Verona, Fede & Cultura
Ho avuto occasione di occuparmi di Tolkien per qualche tempo (articolo “Geografia fantastica e interpretazione psicologica con riferimento a ‘The Lord of the Rings’ di J. R. Tolkien”, Atti Accademia Ligure di Scienze e Lettere, XXXIII, 1976, pp. 3-23) e alcuni altri articoli nel numero speciale della rivista Ipotesi (Anno 5, 1-8, 1979) dedicato a “Il mondo fantastico di J. R. R. Tolkien”, ma gli studi di Paolo Nardi, laureato in Lettere all’Università Ca’ Foscari di Venezia, appaiono indubbiamente più comprensivi, abbracciando l’intera gamma dei diversi livelli di lettura del capolavoro tolkieniano e bilanciando in maniera criticamente equilibrata il sottofondo cristiano e quanto vi è di nobile nel paganesimo nordico, esercitando in pari tempo una magistrale analisi dei caratteri e dei comportamenti dei personaggi. L’analisi di Paolo Nardi dei capolavori tolkieniani (Alla scoperta della Terra di Mezzo, Leggiamo insieme “Lo hobbit” e Leggiamo insieme “Il Signore degli Anelli”) è di grande profondità e precisione, appoggiandosi ad una cultura di eccezionale vastità, per cui tali saggi rappresentano indubbiamente un punto fermo fondamentale negli studi su Tolkien.
MATRIGNA NATURA
Il piagnisteo ambientalista politicamente corretto cerca di persuaderci che “madre Natura” è fragile, che siamo troppi, che ne siamo gli ingrati e scriteriati padroni, che la stiamo distruggendo, e via piagnucolando e accusando, sempre col dito puntato. La realtà è ben diversa. La natura potrebbe spazzarci via come un nonnulla, e di certo prima o poi lo farà, se prima non ci massacreremo fra noi da soli. Gli ambientalisti la presentano col mite volto un po’ assonnato del povero panda minacciato di estinzione, dimenticando che la natura spietata ha distrutto milioni di specie.
“Ordunque, quali vantaggi offre la teoria dell’evoluzionismo?”
“Permette ai biologi di affermare di possedere una teoria unificatrice che abbracci tutta la biologia e quindi ne aumenti il prestigio scientifico, permette di giustificare l’ambientalismo, la teoria dei generi, l’aborto, l’eutanasia, permette di togliere credibilità alla Bibbia, giustifica la competizione per l’esistenza e la guerra, puntella l’idea di superiorità delle nazioni anglosassoni su tutte le altre…”
ORO O LATTA: QUESTO È IL PROBLEMA
Abbiamo deciso di premiare con opportuni segni del nostro apprezzamento le opere letterarie e cinematografiche che hanno attratto il nostro interesse. Questa rubrica viene aggiornata quando ci pare e il nostro giudizio è inappellabile.
I TRIGOTTI
And the winner is …….
Ecco il vincitore della prossima Vipera di latta, anzi di una triplice Vipera di latta:
MARIA TINACCI MOSSELLO (2008) Politica dell’ambiente: analisi, azioni, progetti, Bologna, Il Mulino
CLIVE CUSSLER, Sahara, Milano, Longanesi, 1993
Aiuto! Il mondo è in pericolo! Ciò per colpa delle sconce attività criminali di delinquenti (che naturalmente non sono americani): un tiranno africano e un affarista multimiliardario francese, i quali speculano sui rifiuti inquinanti e così avvelenano il mondo. Lo spaventoso inquinamento impone drastiche misure ambientali, e infatti gli ambientalisti, questi benefattori dell’umanità, sono in fibrillazione, dato che la sostanza inquinante dilaga nel mare e rischia di divorare tutto l’ossigeno del pianeta. Ma gli intrepidi eroi americani non mancheranno all’appello.
MATRIGNA NATURA
Il piagnisteo ambientalista politicamente corretto cerca di persuaderci che “madre Natura” è fragile, che siamo troppi, che ne siamo gli ingrati e scriteriati padroni, che la stiamo distruggendo, e via piagnucolando e accusando, sempre col dito puntato. La realtà è ben diversa. La natura potrebbe spazzarci via come un nonnulla, e di certo prima o poi lo farà, se prima non ci massacreremo fra noi da soli. Gli ambientalisti la presentano col mite volto un po’ assonnato del povero panda minacciato di estinzione, dimenticando che la natura spietata ha distrutto milioni di specie.
Le ideologie antiumane dell’Occidente terminale
Roberto Pecchioli 15 Maggio 2023
Parte seconda
La logica antiumana dell’antispecismo , con la folle equiparazione di tutti gli esseri “senzienti”, ha in Pierre Singer il suo più influente banditore, colui che si è incaricato di spalancare la finestra di Overton della regressione animale della specie umana. Tuttavia, sono alcuni movimenti estremi – minoritari, ma assai rumorosi- a fornire la misura della confusione mentale che regna nel campo dell’animalismo radicale. Il partito spagnolo Pacma – Partido Animalista Con el Medio Ambiente – , in occasione dell’8 marzo, ha diffuso un manifesto in cui parifica le donne alle mucche , schierandosi per un “femminismo senza distinzione di specie” . L’immagine della campagna mostra da un lato una giovane donna, dall’altro una mucca, con lo slogan “per un femminismo antispecista, di tutte e per tutte, senza distinzioni.”
Riproponiamo questa breve scenetta dal nostro libro di satire GAIA, IL PIANETA SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI (perché non sopporta più agli ambientalisti), pubblicato nel 2016 da Tabula Fati, Chieti.
All’epoca una catastrofe come il crollo di una grande vasca di acquario non era ancora avvenuta, ed era stata considerata, alla presentazione del libro, alquanto fantasiosa, dato che niente del genere era mai successo. Ma poiché la realtà supera spesso la fantasia, ecco che a Berlino 2022 l’evento (mutatis mutandis) è realmente accaduto.
MATRIGNA NATURA
Il piagnisteo ambientalista politicamente corretto cerca di persuaderci che “madre Natura” è fragile, che siamo troppi, che ne siamo gli ingrati e scriteriati padroni, che la stiamo distruggendo, e via piagnucolando e accusando, sempre col dito puntato. La realtà è ben diversa. La natura potrebbe spazzarci via come un nonnulla, e di certo prima o poi lo farà, se prima non ci massacreremo fra noi da soli. Gli ambientalisti la presentano col mite volto un po’ assonnato del povero panda minacciato di estinzione, dimenticando che la natura spietata ha distrutto milioni di specie.